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CANNES 2016

"Fate il vostro gioco": chi ci sarà sulla Croisette?

di 

- A due settimane dall'annuncio della selezione ufficiale cannense, il tam-tam dei pronostici risuona sempre più forte a Parigi

"Fate il vostro gioco": chi ci sarà sulla Croisette?
Julieta di Pedro Almodóvar

Chi è dentro, chi è fuori? Quali film si contenderanno la Palma d’Oro del 69mo Festival di Cannes (dall’11 al 22 maggio 2016) che sarà assegnata dalla giuria presieduta da George Miller (news), per un’edizione attesissima tanto la lista dei candidati potenziali affonda le radici nel meglio del cinema mondiale odierno? Mentre nel segreto – ben custodito – dei suoi uffici parigini di rue Amélie, il delegato generale Thierry Frémaux dà gli ultimi ritocchi a una selezione che pare sia già in fase molto avanzata e che sarà svelata giovedì 14 aprile, il pianeta cinefilo si dà con frenesia al grande gioco dei pronostici alimentato da un flusso impetuoso di informazioni verosimili e dal censimento metodico, da qualche mese a questa parte, dei titoli che potrebbero essere pronti in tempo per approdare sulla Croisette (leggi l'articolo del 18 febbraio).

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Essendo il grande ritorno degli americani già trapelato dai media (Il gigante gentile di Steven Spielberg e Money Monster di Jodie Foster fuori concorso, The Nice Guys [+leggi anche:
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di Shane Black probabilmente in proiezione di mezzanotte) o annunciato ufficialmente (Café Society di Woody Allen in apertura - news), le speculazioni "divinatorie" volgono ora alla competizione ufficiale dove gli Stati Uniti dovrebbero contare almeno su Loving [+leggi anche:
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di Jeff Nichols e The Last Face di Sean Penn. Come al banco delle scommesse prima dei grandi match, proviamo a designare i titoli probabili e possibili.

Tra i pretendenti più solidi figurano vecchi vincitori con La Fille inconnue [+leggi anche:
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Q&A: Jean-Pierre e Luc Dardenne
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dei belgi Luc e Jean-Pierre DardenneFamily Photos [+leggi anche:
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Q&A: Cristian Mungiu
intervista: Cristian Mungiu
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del rumeno Cristian Mungiu. Sarebbero ai blocchi di partenza anche Julieta [+leggi anche:
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Q&A: Pedro Almodóvar
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dello spagnolo Pedro Almodovar, Fai bei sogni [+leggi anche:
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Q&A: Marco Bellocchio
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dell’italiano Marco Bellocchio, Elle [+leggi anche:
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dell’olandese Paul Verhoeven, American Honey [+leggi anche:
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Q&A: Andrea Arnold
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dell’inglese Andrea Arnold, Personal Shopper [+leggi anche:
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intervista: Artemio Benki
intervista: Olivier Assayas
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 del francese Olivier Assayas, Nocturama [+leggi anche:
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intervista: Bertrand Bonello
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del suo connazionale Bertrand Bonello, Juste la fin du monde [+leggi anche:
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del canadese Xavier Dolan, il nuovo film ancora senza titolo [+leggi anche:
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dell’iraniano Asghar Farhadi e The Handmaid del coreano Park Chan-wook, senza dimenticare forse un secondo film rumeno (una doppia presenza nazionale che alcuni "esperti" in Palma d'Oro giudicano tuttavia improbabile, nonostante un rumor molto insistente in questo senso) con Sierra-Nevada [+leggi anche:
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Q&A: Cristi Puiu
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di Cristi Puiu.

Nella nutrita schiera dei possibili emergono The Neon Demon [+leggi anche:
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Q&A: Nicolas Winding Refn
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del danese Nicolas Winding Refn (che i rumors annunciano alternativamente in e fuori concorso, uno schema pre-selezione che si era già prodotto per Only God Forgives [+leggi anche:
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intervista: Nicolas Winding Refn
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), I, Daniel Blake [+leggi anche:
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dell’inglese Ken Loach, The Untamed [+leggi anche:
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del messicano Amat Escalante (se arriva in tempo), Pablo Neruda [+leggi anche:
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del cileno Pablo Larrain, Apprentice [+leggi anche:
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 del singaporiano Boo Junfeng, The Woman in the Silver Plate [+leggi anche:
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del giapponese Kiyoshi Kurosawa e un film del sempre inafferrabile americano Terrence Malick (il titolo di finzione Weightless o il documentario Voyage of Time [+leggi anche:
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). E sul fronte francese, Rester vertical [+leggi anche:
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intervista: Alain Guiraudie
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di Alain Guiraudie tirerebbe la corda a una regista che potrebbe essere Rebecca Zlotowski con Planetarium [+leggi anche:
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 o a un outsider come Katel Quillévéré con Réparer les vivants [+leggi anche:
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intervista: Katell Quillévéré
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, con profezie che vedrebbero Ma loute [+leggi anche:
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Q&A: Bruno Dumont
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di Bruno Dumont aprire la Quinzaine des réalisateurs. 

In agguato ci sono poi Paterson [+leggi anche:
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dell’americano Jim Jarmusch, La La Land del suo giovane connazionale Damien Chazelle, After the Storm del giapponese Hirokazu Kore-Eda, Al-Maa Wal Khodra Wal Wagh Al-Hassan dell’egiziano Yousry NasrallahAsia Sanmenkyô del filippino Brillante Mendoza, l'enigmatico On the Milky Road [+leggi anche:
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del serbo Emir Kusturica e Oppenheimer Strategies dell’israeliano Joseph Cedar. Si parla anche di un film passato inosservato nei radar internazionali e che sarebbe diretto dall’iraniana Samira Makhmalbaf... Si segnalano inoltre, tra i nomi che premono alle porte della selezione ufficiale, Snowden [+leggi anche:
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intervista: Oliver Stone
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dell’americano Oliver Stone che potrebbe essere proiettato fuori concorso e il film d’animazione The Red Turtle [+leggi anche:
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dell’olandese Michael Dudok de Wit che avrebbe ottime chance di raggiungere la Croisette (con un altro rappresentante del genere in lizza: Ma vie de courgette [+leggi anche:
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intervista: Claude Barras
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dello svizzero Claude Barras). Da citare poi Toni Erdmann [+leggi anche:
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Q&A: Maren Ade
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della tedesca Maren Ade, Free Fire [+leggi anche:
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 dell’inglese Ben Wheatley, The Wailing del coreano Na Hong-jin, Las mimosas [+leggi anche:
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intervista: Oliver Laxe
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dello spagnolo Oliver Laxe e ancora Berlin Syndrome dell’australiana Cate Shortland.

Fra i tanti altri titoli possibili, L'économie du couple [+leggi anche:
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intervista: Joachim Lafosse
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del belga Joachim Lafosse, La pazza gioia [+leggi anche:
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Q&A: Paolo Virzì
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dell’italiano Paolo Virzì,Two Lovers and a Bear del canadese Kim NguyenL'effet aquatique [+leggi anche:
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della compianta Solveig Anspach avrebbero un biglietto per la Quinzaine des réalisateurs; anche Victoria [+leggi anche:
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intervista: Justine Triet
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della francese Justine Triet potrebbe trovare un buon posto sulla Croisette. E sul fronte del giovane cinema francese tornano piuttosto regolarmente fra i rumors L’ami (François d’Assise et ses frères) [+leggi anche:
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 di Renaud Fély e Arnaud Louvet, Mon nom à Pigalle di Hamé e Ekoué, La prunelle de mes yeux di Axelle Roppert, M [+leggi anche:
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intervista: Sara Forestier
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 di Sara Forestier e Voir du pays [+leggi anche:
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intervista: Delphine e Muriel Coulin
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di Delphine e Muriel Coulin. Staremo a vedere...

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(Tradotto dal francese)

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