The Last Family trionfa a Gdynia
- Il primo lungometraggio di Jan P. Matuszynski ha ottenuto cinque trofei, tra cui il titolo di miglior film e il premio del pubblico

Tradizionalmente assegnati al regista e ai produttori del miglior film, i Leoni d’Oro della 41a edizione del Festival de Gdynia sono andati a The Last Family [+leggi anche:
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intervista: Dawid Ogrodnik
scheda film]. Presentato in concorso a Locarno, il primo lungometraggio del giovane cineasta Jan P. Matuszynski è stato prodotto da Leszek Bodziak e Aneta Hickinbotham per Aurum Film.
Ispirato alla vita del celebre pittore polacco Zdzislaw Beksinski, il film ha anche conquistato i due principali premi dell’interpretazione (primo ruolo femminile per Aleksandra Konieczna che incarna la moglie dell’artista, e primo ruolo maschile per Andrzej Seweryn), il premio del pubblico e quello attribuito dalla stampa.
I Leoni d’Argento sono stati assegnati a I’m a Killer di Maciej Pieprzyca, prodotto da Renata Czarnkowska-Listos e Maria Golos per RE Studio. Il regista, che aveva già ottenuto questo riconoscimento nel 2013 (con Life Feels Good [+leggi anche:
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scheda film]), ha avuto anche la meglio nella categoria della miglior sceneggiatura.
Il terzo gran vincitore del festival è United States of Love [+leggi anche:
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intervista: Tomasz Wasilewski
scheda film] di Tomasz Wasilewski. Premiato lo scorso febbraio a Berlino con l’Orso d’Argento della miglior sceneggiatura, il film ha ottenuto cinque trofei a Gdynia: regia, ruolo secondario femminile (Dorota Kolak) e maschile (Lukasz Simlat), montaggio (Beata Walentynowska) e costumi (Monika Kaleta).
Con sommo dispiacere di gran parte del pubblico e della critica, Hatred [+leggi anche:
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scheda film] di Wojciech Smarzowski non ha vinto nulla nelle categorie principali, ma è stato ricompensato per la fotografia (Piotr Sobocinski), il trucco (Ewa Drobiec) e il miglior interprete giovane (Michalina Labacz).
Il titolo di miglior regista di un’opera prima è stato attribuito a Bartosz M. Kowalski per Playground [+leggi anche:
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intervista: Bartosz M. Kowalski
scheda film] (che ha avuto la sua prima mondiale in competizione a San Sebastian), il premio speciale della giuria a The Red Spider [+leggi anche:
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intervista: Marcin Koszalka
scheda film] di Marcin Koszalka (distintosi per il suo coraggio nell’andare oltre i limiti dei generi) e il tradizionale premio alla carriera a Janusz Majewski. Si segnalano infine un premio speciale, fuori concorso, assegnato a Andrzej Wajda per il suo nuovo film, Afterimage [+leggi anche:
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intervista: Zofia Wichlacz
scheda film], presentato in proiezione speciale. "Sono invecchiato un po’, non ho voluto quindi partecipare alla competizione", ha dichiarato il "patriarca" del cinema polacco che festeggia quest’anno il suo 90° compleanno.
I vincitori:
Leoni d'Oro - Miglior film
The Last Family [+leggi anche:
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intervista: Dawid Ogrodnik
scheda film] - Jan P. Matuszynski
Leoni d’Argento
I’m a Killer - Maciej Pieprzyca
Premio speciale della giuria
The Red Spider [+leggi anche:
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intervista: Marcin Koszalka
scheda film] - Marcin Koszalka
Miglior regia
United States of Love [+leggi anche:
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intervista: Tomasz Wasilewski
scheda film] - Tomasz Wasilewski
Miglior regia di un’opera prima
Playground [+leggi anche:
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intervista: Bartosz M. Kowalski
scheda film] - Bartosz M. Kowalski
Miglior sceneggiatura
I’m a Killer - Maciej Pieprzyca
Miglior primo ruolo femminile
Aleksandra Konieczna - The Last Family
Miglior primo ruolo maschile
Andrzej Seweryn - The Last Family
Miglior secondo ruolo femminile
Dorota Kolak - United States of Love
Miglior secondo ruolo maschile
Lukasz Simlat - United States of Love
Miglior giovane interprete
Michalina Labacz - Hatred
Miglior fotografia
Piotr Sobocinski - Hatred
Miglior montaggio
Beata Walentynowska - United States of Love
Miglior suono
Marcin Kasinski, Kacper Habisiak - The High Frontier
Miglior musica
Janusz Wojtarowicz, Paweł Baranek, Marcin Gałażyn (Motion Trio) - The Happiness of the World
Miglior trucco
Ewa Drobiec - Hatred
Migliori costumi
Monika Kaleta - United States of Love
Premio speciale della giuria fuori concorso
Afterimage [+leggi anche:
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intervista: Zofia Wichlacz
scheda film] - Andrzej Wajda
(Tradotto dal francese)
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