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VARSAVIA 2016 Premi

Malaria, Heartstone e Toril premiati al 32° Festival di Varsavia

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- Il festival polacco si è concluso questo fine settimana, e le giurie hanno dato particolare attenzione ai film polacchi ed europei

Malaria, Heartstone e Toril premiati al 32° Festival di Varsavia
I vincitori del 32° Festival di Varsavia (© WFF)

La 32ma edizione del Festival di Varsavia si è conclusa questo fine settimana, con una cerimonia di chiusura tenutasi al Multikino di Varsavia sabato 15 ottobre. Ai film sono stati assegnati premi nelle categorie internazionale, documentari, primo o secondo lungometraggio e cortometraggio, e il Gran Premio di Varsavia è andato al titolo iraniano Malaria [+leggi anche:
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di Parviz Shahbazi. Dei 20 premi assegnati, 17 sono stati vinti da film o co-produzioni europei, e le giurie hanno dato particolare attenzione ai film polacchi. 

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Ralitza Petrova (Bulgaria), Maria Sadowska (Polonia), Bence Fliegauf (Ungheria), Mehmet Can Mertoğlu (Turchia) e Rodrigo Plá (Messico) hanno formato la grande giuria del festival. Il grande vincitore è stato l'islandese Heartstone [+leggi anche:
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intervista: Guðmundur Arnar Guðmundsson
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di Guðmundur Arnar Guðmundsson, un ritratto sensibile e naturalistico di sessualità in erba, vincendo il premio alla Miglior Regia e una menzione speciale per l'attore, Baldur Einarson, oltre al Premio della Giuria Ecumenica. Ritirando il premio al posto di Einarson, il regista del film ha sottolineato che il giovane attore "ha superato i suoi limiti durante le riprese del film. È una faccenda tosta per un ragazzo di 13 anni, ma era molto determinato e ha fatto un ottimo lavoro."

Il miglior film nella categoria opera prima o seconda, scelto dai membri della giuria Iza Igel (Polonia), Julia Sinkevych (Ucraina), Reza Dormishian (Iran), è stato il francese Toril [+leggi anche:
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intervista: Laurent Teyssier
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di Laurent Teyssier. Il thriller, ambientato in campagna, narra di un ventenne che inizia a coltivare marijuana per pagare le bollette. Le menzioni speciali sono andate al titolo polacco Playground [+leggi anche:
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intervista: Bartosz M. Kowalski
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di Bartosz M Kowalski, che ha debuttato a San Sebastián a settembre, opera prima peculiare, e a un'interpretazione condita da humor nero delle storie di formazione di una delle regista europee emergenti più intriganti, il croato Quit Staring at My Plate [+leggi anche:
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intervista: Hana Jušić
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di Hana Jušić

Altro film polacco premiato al festival è stato Communion [+leggi anche:
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di Anna Zamecka, eletto Miglior Documentario, come deciso dalla giuria, composta da Pietra Brettkelly (Nuova Zelanda), Wojciech Kasperski (Polonia) e Žiga Virc (Slovenia). La regista, che ha già vinto il Gran Premio della Settimana della Critica al 69° Festival di Locarno, ha dedicato il premio alle donne polacche. "Nell'ultimo paio di settimane hanno dovuto lottare per i loro diritti umani fondamentali," ha detto la Zamecka. "Vinceremo questa battaglia."

Per la prima volta, c'è stato anche un premio al Miglior Film consegnato durante le Warsaw Screenings al CentEast Market del festival. È stato conferito al gala di chiusura, domenica 16 ottobre. Dei 12 nuovi titoli polacchi selezionati, i professionisti internazionali partecipanti al mercato hanno scelto The Last Family [+leggi anche:
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intervista: Dawid Ogrodnik
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(Aurum Film) di Jan P Matuszyński come Miglior Film, e riceverà un premio in denaro di €4.600 (PLN 20.000).

Finanziato e organizzato con il sostegno del Polish Film Institute, il programma del 30° Warsaw Screenings, tenutosi dal 14 al 16 ottobre 2016, comprendeva co-produzioni polacche di maggioranza e di minoranza. Tra queste l'ultimo film di Andrzej Wajda, Afterimage [+leggi anche:
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intervista: Zofia Wichlacz
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, Memories of Summer [+leggi anche:
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intervista: Adam Guziński
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di Adam Guziński e Playground di Bartosz M Kowalski.

Di seguito la lista completa dei premiati del 32° Festival di Varsavia:

Gran Premio di Varsavia
Malaria [+leggi anche:
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– Parviz Shahbazi (Iran)

Miglior Regia
Guðmundur Arnar Guðmundsson – Heartstone [+leggi anche:
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intervista: Guðmundur Arnar Guðmundsson
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(Islanda/Danimarca)

Premio Speciale della Giuria
Ahmad Thaher – Blessed Benefit [+leggi anche:
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(Giordania, Germania, Paesi Bassi, Qatar) 

Menzione Speciale
Baldur Einarsson – Heartstone 

Vincitore Competizione 1-2
Toril [+leggi anche:
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intervista: Laurent Teyssier
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– Laurent Teyssier (Francia)

Menzione Speciale
Playground [+leggi anche:
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intervista: Bartosz M. Kowalski
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– Bartosz M. Kowalski (Polonia)

Menzione Speciale
Quit Staring at My Plate [+leggi anche:
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intervista: Hana Jušić
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– Hana Jušić (Croazia, Danimarca)

Miglior Documentario
Communion [+leggi anche:
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– Anna Zamecka (Polonia) 

Menzione Speciale
An Insignificant Man – Khushboo Ranka, Vinay Shukla (India)

Premio Free Spirit
The Giant [+leggi anche:
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intervista: Johannes Nyholm
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– Johannes Nyholm (Svezia, Danimarca) 

Menzione Speciale
Anomie – Vladimir Kozlov (Russia) 

Gran Premio Cortometraggi
First Pole on Mars – Agnieszka Elbanowska (Polonia)

Miglior Cortometraggio Live Action
Play Off – Tomasz Gąssowski (Polonia) 

Miglior Cortometraggio
The Talk. True Stories About The Birds And The Bees – Alain Delannoy (Canada)

Miglior Documentario Breve
Love Bite: Laurie Lipton and Her Disturbing Black & White Drawings – James Scott (Regno Unito)

Menzione Speciale
Fabricated – Brett Foxwell (USA) 

Premio FIPRESCI al Miglior Debutto dell'Europa dell'Est
Godless [+leggi anche:
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intervista: Ralitza Petrova
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– Ralitza Petrova (Bulgaria)

Premio FIPRESCI della Giuria Giovanile
Hristo [+leggi anche:
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intervista: Grigor Lefterov
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– Grifor Lefterov, Todor Matsanov (Bulgaria)

Premio della Giuria Ecumenica
Heartstone – Guðmundur Arnar Guðmundsson

Premio Netpac della Giuria al Miglior Film Asiatico
Blessed Benefit – Mahmoud Al Massad

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(Tradotto dall'inglese)

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