The Sun, The Sun Blinded Me: un versione moderna di Camus
di Flavia Dima
- Il terzo lungometraggio dei registi polacchi Wilhelm e Anka Sasnal è un adattamento di Lo Straniero trasportato sul mar Baltico, senza perderne l’essenza
Il filosofo francese Jean-Paul Sartre ha descritto il personaggio principale di Lo Straniero, il romanzo faro di Albert Camus scritto nel 1942, come "né buono né cattivo", "una specie molto singolare al quale l’autore dà il nome di assurdo". The Sun, the Sun Blinded Me [+leggi anche:
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intervista: Anka e Wilhelm Sasnal
scheda film], film di esattamente 74 minuti, è il terzo lungometraggio del duo di registi e sposi Wilhelm e Anka Sasnal. La loro sceneggiatura è un adattamento moderno del classico letterario francese che conserva l’essenza indentificata da Sartre. Questa coproduzione tra la Polonia e la Svizzera è stata presentata in anteprima nazionale alla 32a edizione del Festival del Film di Varsavia, dopo la sua anteprima mondiale a Locarno quest’anno.
Trasferendo la trama dalle soffocanti periferie mediterranee di Algeri al mar Baltico, freddo e austero, che bagna il nord della Polonia, i Sasnals confermano non solo il loro talento di registi, ma anche il carattere universale dell’opera di Camus. Meursault diventa Rafal (Rafal Maćkowiak), un uomo che scopre che sua madre è morta da poco – cosa che non lo tocca più di tanto. Sta per addormentarsi al suo funerale e se ne va appena dopo la sepoltura. Avrà una relazione sessuale quasi subito dopo questo evento. Quando Rafal è accusato dell’omicidio apparentemente insensato di un immigrato, resta altrettanto indifferente.
L’aspetto più interessante di questo adattamento è la reinterpretazione delle dinamiche razziali: i co-registi ribaltano il colonialismo e il sensi di colpa dei bianchi. Mentre Meursault rappresenta l’orrore del colonialismo, Rafa incarna gli europei neo nazionalisti che respingono i rifugiati di origine maghrebina. Sono (forse senza saperlo) le due facce di uno stesso personaggio xenofobo, e i risultati sono simili anche in situazioni che sembrano, a prima vista, diametralmente opposte.
Visto che il romanzo di Camus è scritto in prosa e in prima persona, la fotografia di Willhelm Sasnal, che mischia inquadrature fisse e scene filmate camera a spalla, così come il suo rifiuto di ricorrere a monologhi interiori extradiegetici, riflette la falsa semplicità del romanzo originale. I pensieri di Rafal non sono accessibili allo spettatore, il che rende il suo personaggio ancora più spaventoso e interessante – le sue reazioni sono in realtà tutt’altro che neutre. "Lui è tutto tranquillo in mezzo al caos’" scriveva Sartre di Meursault, uno stato d’animo che Maćkowiak trasmette perfettamente con uno stile freddo e calcolato.
The Sun, the Sun Blinded Me è una coproduzione tra Balapolis (Polonia) e Hauser & Wirth (Svizzera).
(Tradotto dall'inglese)
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