Lo Stockfish Film Festival di Reykjavik mette in primo piano le registe
- “Gli uomini possono fare film brutti, ma avranno sempre un’altra possibilità; le donne ne hanno solo una”, dice il direttore del festival Friðrik Þór Friðriksson

Lo Stockfish Film Festival di Reykjavik si svolgerà dal 23 febbraio al 5 marzo e renderà omaggio quest’anno alle registe. Questa terza edizione del festival, che fa rivivere il vecchio Festival di Reykjavik fondato nel 1978, è sostenuta da diverse associazioni islandesi di registi, produttori, attori, cineasti e drammaturgi.
“Gli uomini possono fare film brutti, ma avranno sempre un’altra possibilità perché sono maschi; le donne, al contrario, se falliscono, non otterranno mai i finanziamenti per un altro film. Hanno un’unica possibilità”, ha detto il direttore del festival, il filmmaker islandese Friðrik Þór Friðriksson, il cui Children of Nature (1991) è stato nominato all’Oscar.
Al festival, l’Associazione islandese delle donne nel cinema presenterà uno studio sul numero di registe implicate nei film usciti in sala in Islanda. E Friðriksson proporrà quattro lavori di filmmaker donne islandesi, “tre delle quali esordienti, e un genio, Kristín Jóhannesdóttir, con Alma”.
Il regista-sceneggiatore francese Alain Guiraudie sarà a Reykjavik e sarà omaggiato con una retrospettiva, che include il suo film selezionato a Cannes Rester vertical [+leggi anche:
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intervista: Alain Guiraudie
scheda film] (2016); anche il filmmaker croato Rajko Grlić, ora direttore del Motovun Film Festival in Croazia, presenterà tre dei suoi film, tra cui The Constitution [+leggi anche:
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intervista: Rajko Grlić
scheda film] (2016), accompagnato dal produttore britannico Mike Downey.
Il regista australiano Benedict Andrews, che ha messo in scena di recente Macbeth e King Lear al National Theatre di Londra, mostrerà il suo film d’esordio, Una [+leggi anche:
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scheda film], basato sulla pièce scozzese di David Harrower. Il regista sloveno Damjan Kozole presenterà il suo Nightlife [+leggi anche:
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intervista: Damjan Kozole
scheda film], premiato a Karlovy Vary, mentre il regista americano Josh Fox sarà disponibile online per un Q&A sul suo How to Let Go of the World and Love All the Things Climate Can’t Change.
Il compositore-pianista tedesco Ulrike Haage, che ha musicato il film della regista tedesca Doris Dörrie Fukushima, Mon Amour [+leggi anche:
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scheda film] (proiettato anch’esso al festival), terrà un concerto, e il vincitore della competizione Shortfish, che supporta filmmaker emergenti, sarà ricompensato con 1 milione di corone islandesi (€9.000). Durante il primo weekend del festival (26 febbraio), la cerimonia degli Edda – i premi cinematografici nazionali islandesi – si terrà all’hotel Hilton Reykjavik Nordica.
(Tradotto dall'inglese)
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