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FESTIVAL Francia

Una bella vetrina per "L'Europe autour de l'Europe"

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- 100 film da 30 paesi europei in programma alla 12a edizione della manifestazione che si svolgerà a Parigi e in Ile-de-France dal 15 marzo al 16 aprile

Una bella vetrina per "L'Europe autour de l'Europe"
Saint George di Marco Martins

Si apre domani con Fados [+leggi anche:
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di Carlos Saura la 12a edizione del festival "L'Europe autour de l'Europe" che proporrà dal 15 marzo al 16 aprile, in una ventina di cinema, scuole e università di Parigi e della regione Ile-de-France, un ricco programma di 100 film provenienti da 30 paesi europei. Tra gli altri eventi, la manifestazione guidata da Irena Bilić presenterà un focus sul cinema portoghese (da Miguel Gomes a Teresa Villaverde, passando per i numi tutelari Manoel de Oliveira, Paulo Rocha, Joao César Monteiro, João Botelho), alcuni "Omaggi ai maestri" (in particolare Andrzej Wajda, Milos Forman e Pierre Étaix, curato dall’ospite d’onore del festival, Jean-Claude Carrière) e una sezione tematica "Migrazioni" che include una selezione che va dal muto alle opere conteporanee (in partenariato con la Fondazione Seydoux-Pathé).

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In competizione, nove lungometraggi di finzione ancora inediti in Francia si contenderanno il premio Sauvage 2017 che sarà assegnato da una giuria presieduta dal cineasta ungherese Istvan Szabó. Tra i titoli in lizza (che saranno proiettati dall’11 al 15 aprile) spiccano Godless [+leggi anche:
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intervista: Ralitza Petrova
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della bulgara Ralitza Petrova (Pardo d’oro a Locarno), Saint Georges [+leggi anche:
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Q&A: Marco Martins
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del portoghese Marco Martins (che è valso a Nuno Lopes il premio del miglior attore della sezione Orizzonti a Venezia), Mister Universo [+leggi anche:
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dell’italiana Tizza Covi e dell’austriaco Rainer Frimmel (menzione speciale della giuria a Locarno), The Curve [+leggi anche:
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del giordano Rifqi Assaf (coprodotto dalla società francese Eaux Vives Productions), Lily Lane [+leggi anche:
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dell’ungherese Bence Fliegauf (scoperto al Forum della Berlinale) e Family Film [+leggi anche:
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intervista: Olmo Omerzu
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dello sloveno Olmo Omerzu (svelato a San Sebastian ed eletto miglior film ceco del 2016 dai critici nazionali). Tre documentari completano la selezione: Donkeyote [+leggi anche:
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dello spagnolo Chico Pereira (apprezzato lo scorso gennaio a Rotterdam), Spira Mirabilis [+leggi anche:
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del duo italiano Massimo D'Anolfi - Martina Parenti (presentato in concorso a Venezia) e Blue Velvet Revisited [+leggi anche:
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del tedesco Peter Braatz.

Per il secondo anno consecutivo, il festival "L'Europe autour de l'Europe" dedicherà una sezione competitiva (battezzata "Presente") al documentario, con nove lungometraggi che saranno proiettati dal 5 al 9 aprile. Tra questi figurano Austerlitz [+leggi anche:
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dell’ucraino Sergeï Loznitsa (che potremmo ritrovare al prossimo Festival di Cannes con il film di finzione A Gentle Creature), presentato a Venezia fuori concorso, Normal Autistic Film [+leggi anche:
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 di Miroslav Janek (fresco vincitore del Leone del miglior documentario ceco dell’anno) e Woman and the Glacier [+leggi anche:
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del lituano Audrius Stonys (che ha avuto la sua prima mondiale all'IDFA). Sono in corsa anche la coproduzione turco-tedesca The Others [+leggi anche:
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di Ayşe Polat (premiato a Istanbul e a DOK Leipzig), la produzione portoghese Maybe Desert Perhaps Universe [+leggi anche:
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di Karen Akerman e Miguel Seabra Lopes, Brother Jakob [+leggi anche:
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del tedesco Eli Roland Sachs, A Bastard Child dello svedese Knutte Wester (un film di 57 minuti) e Thomas Pesquet, l'étoffe d'un héros di Jürgen Hansen e Pierre-Emmanuel Le Goff, che segue l’addestramento dell’astronauta francese in vista della sua missione nella Stazione Spaziale Internazionale. Da notare infine che gli italiani Massimo D'Anolfi e Martina Parenti sono presenti in entrambe le competizioni poiché il loro L'infinita fabbrica del duomo [+leggi anche:
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è selezionato nella sezione "Presente".

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(Tradotto dal francese)

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