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FINANZIAMENTI Svezia

Dopo cinque stagioni televisive, la serie svedese The Sunny Side diventa un film

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- I registi Måns e Felix Herngren progettano la versione per il grande schermo, con il sostegno dell’Istituto del Cinema svedese

Dopo cinque stagioni televisive, la serie svedese The Sunny Side diventa un film
I registi Felix e Måns Herngren (© Henrik Montgomery/TT)

La Svezia intera si è trovata a un passo dal lutto nazionale quando, nel 2015, il primo canale televisivo commerciale del paese, TV4, comunicò la decisione di interrompere la popolarissima serie comica The Sunny Side, giunta alla quinta stagione con uno share di circa 2,5 milioni di spettatori a episodio. Soprannominata come la città baltica di Saltsjöbaden, la serie cominciava con il trasferimento di una giovane coppia in attesa del primo figlio, Alex e Anna, nel paese natale di lui. Qui Alex rivedeva gli amici d’infanzia, Frede e Ove, e le loro rispettive mogli, Mickan e la noiosa Anette.

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Le vicende quotidiane del gruppo di amici faranno ora ritorno, ma sul grande schermo: l’Istituto del Cinema svedese è pronto infatti a investire 840.000 euro per la versione cinematografica di The Sunny Side, che porterà la firma dei registi svedesi Måns e Felix Herngren, conosciuti al grande pubblico per il film del 2016 The 101-Year-Old Man Who Skipped Out on the Bill and Disappeared [+leggi anche:
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, vincitore del prestigioso premio nazionale Audience Guldbagge.

La sceneggiatura è stata affidata allo svedese Jesper Harrie, cui si deve la scrittura di 14 episodi della serie TV, mentre Emma Nyberg, che nel 2016 ha lavorato con Mats Lindberg per Morran & Tobias – The Movie, è stata chiamata alla produzione con la nuova società omonima The Sunny Side.

I produttori Lars G Lindström e Anna Anthony hanno invece ricevuto dall’Istituto 1 milione e 100.000 euro per il biopic svedese da 4,9 milioni di euro dedicato alla vita dell’autrice di libri per bambini Astrid Lindgren e diretto dalla regista danese Pernille Fischer Christensen. Scritto a quattro mani dalla stessa cineasta e da Kim Fupz Aakeson, la biografia della Lindgren verrà prodotta da un team internazionale composto da Nordisk Film Production-Sverige e da Avanti Film insieme alla tedesca DCM, al centro filmico regionale svedese Film Väst, e ai canali televisivi TV4 (Svezia) e DR (Danimarca).

Infine, la pluripremiata regista svedese di origini iraniane Nima Sarvestani otterrà 160.000 euro per il suo nuovo documentario Prison Sisters, che Maryam Ebrahimi e Farima Karimi produrranno per la Nima Film. Il film segue la vicenda di due giovani donne appena uscite da una prigione afgana. In quanto donne e, soprattutto, ex-carcerate, a Sara e Najibeh viene negato il diritto stesso all’esistenza: lo zio della prima minaccia di ucciderla per preservare l’onore della famiglia, ma la ragazza riesce a fuggire in Svezia, dove fa domanda d’asilo e apprende della morte per lapidazione di Najibeh, precedentemente scomparsa.

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(Tradotto dall'inglese)

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