Iniziano le riprese di Un peuple et son roi di Pierre Schoeller
- Gaspard Ulliel, Adèle Haenel, Olivier Gourmet e Louis Garre i primi nomi di un cast esplosivo. Una produzione Archipel 35, distribuita da StudioCanal
Da lunedì 19 giugno, Pierre Schoeller girerà Un peuple et son roi [+leggi anche:
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intervista: Pierre Schoeller
scheda film], il suo terzo lungometraggio, un affresco storico molto ambizioso sulla Rivoluzione francese, che vanta un cast di altissimo livello. Ci saranno infatti Gaspard Ulliel (César 2017 come miglior attore per È solo la fine del mondo [+leggi anche:
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scheda film] e nominato nel 2015 per Saint Laurent [+leggi anche:
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Q&A: Bertrand Bonello
scheda film]), Adèle Haenel (César 2015 come miglior attrice per The Fighters – Addestramento di vita [+leggi anche:
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intervista: Thomas Cailley
scheda film] e apprezzata a Cannes in 120 battements par minute [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Valois
intervista: Robin Campillo
scheda film], il belga Olivier Gourmet (premio per l’interpretazione a Cannes nel 2002 per Il figlio [+leggi anche:
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scheda film], nominato al César 2012 come miglior attore per Il ministro - L'esercizio dello Stato [+leggi anche:
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intervista: Pierre Schoeller
scheda film]), Louis Garrel (nominato al César 2015 e 2016 come miglior attore non protagonista per Saint Laurent e Mon roi - Il mio re [+leggi anche:
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scheda film], in grande spolvero a maggio a Cannes con Formidabile [+leggi anche:
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Q&A: Michel Hazanavicius
scheda film]), Izïa Higelin (César 2013 come miglior promessa per Mauvaise fille [+leggi anche:
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scheda film], nominata al César 2015 come miglior attrice non protagonista per Samba [+leggi anche:
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scheda film], apprezzata in La Belle Saison [+leggi anche:
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scheda film] e Rodin [+leggi anche:
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scheda film]), Noémie Lvovsky (nominata al César 2013 come miglior attrice per Camille redouble [+leggi anche:
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scheda film] e altre sei volte come miglior attrice non protagonista tra il 2002 e il 2016), Céline Sallette (premio Lumière come miglior promessa e nominata al César come miglior attrice per L'Apollonide [+leggi anche:
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intervista: Adèle Haenel
scheda film], recentemente acclamata in Corporate [+leggi anche:
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intervista: Nicolas Silhol
scheda film]), Denis Lavant (nominato al César 2013 come miglior attore per Holy Motors [+leggi anche:
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intervista: Leos Carax
scheda film]), Johan Libéreau (premio Lumière come miglior promessa nel 2006 per Douches froides [+leggi anche:
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scheda film] e nominato al César 2008 nella stessa categoria per I testimoni [+leggi anche:
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scheda film]), il polacco Andrzej Chyra (molto forte alla Berlinale 2013 con In the Name of [+leggi anche:
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intervista: Malgorzata Szumowska
scheda film], Eagle come miglior attore nel 2006 per The Collector [+leggi anche:
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scheda film] e nominato allo stesso premio per Katyn [+leggi anche:
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intervista: Andrzej Wajda
intervista: Michal Kwiecinski
scheda film]), Julia Artamonov (La Belle endormie) e Laurent Lafitte (nominato al César 2017 come miglior attore non protagonista per Elle [+leggi anche:
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scheda film], e attualmente nelle sale con K.O. [+leggi anche:
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scheda film]).
Pierre Schoeller ha ricevuto apprezzamenti al Certain Regard a Cannes nel 2008 e nel 2011 con Versailles [+leggi anche:
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intervista: Geraldine Michelot
intervista: Pierre Schoeller
scheda film] (nominato al César 2009 come miglior primo film e miglior attore) e con Il ministro - L'esercizio dello Stato (César 2012 per la migliore sceneggiatura originale, miglior attore non protagonista e miglior sonoro, et nominato in altre otto categorie, tra cui miglior film, regista, attore e direttore della fotografia).
Scritta del regista, la storia comincia nel 1789. Un popolo è in rivolta. Ascoltiamolo. Ha qualcosa da dirci. Un peuple et son roi incrocia i destini degli uomini e delle donne del popolo con quelli dei personaggi storici. Il luogo d’incontro è la neonata Assemblea costituente. Al cuore della storia, le sorti di un re e la nascita della Repubblica...
Prodotto da Denis Freyd per Archipel 35 (già partner del cineasta per The Minister), Un peuple et son roi è coprodotto da France 3 Cinéma e StudioCanal (che si occuperà della distribuzione video e nei cinema francesi, oltre che delle vendite internazionali).
Preacquistato da Canal+ e Ciné+, il film ha il sostegno anche dell’anticipo sugli incassi del CNC, della regione Île-de-France, del programma Europe Creativa/Media dell’Unione Europea, della Procirep, dell'Angoa e di Sofica Cofinova, Banque Postale Image, Indéfilms, Cofimage, Cinémage e Cinécap. Le nove settimane di riprese si svolgeranno a Parigi e nell’ Île-de-France, per un’uscita nelle sale prevista per il 2018.
(Tradotto dal francese)
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