Festival New Horizons: all'insegna della resistenza
- 200 film provenienti da più di 50 paesi saranno in vetrina alla 17a edizione della manifestazione che si svolgerà a Wroclaw dal 3 al 13 agosto

Organizzato solitamente a luglio, il Festival New Horizons, il più grande evento polacco dedicato al cinema internazionale si terrà per la prima volta ad agosto (dal 3 al 13) con L’Amant double [+leggi anche:
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scheda film] di François Ozon in apertura e 120 battements par minute [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Valois
intervista: Robin Campillo
scheda film] di Robin Campillo (Grand Prix lo scorso maggio a Cannes) in chiusura. Per questa 17a edizione, 200 lungometraggi di finzione provenienti da 50 paesi saranno in programma a Wroclaw, di cui 138 prime polacche e quattro prime mondiali.
La competizione ufficiale riunirà 12 film, selezionati per le loro nuove forme di espressione e il coraggio dei loro registi nell’affrontare temi importanti, con lo spirito di resistenza come linea guida di questa edizione del festival. Tra i 12 titoli figurano una produzione francese (Makala [+leggi anche:
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intervista: Emmanuel Gras
scheda film] di Emmanuel Gras), due film tedeschi (Western [+leggi anche:
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intervista: Jonas Dornbach
intervista: Valeska Grisebach
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scheda film] di Valeska Grisebach e Impossible Picture [+leggi anche:
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scheda film] di Sandra Wollner), una produzione delegata danese (Winter Brothers [+leggi anche:
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intervista: Elliott Crosset Hove
intervista: Hlynur Pálmason
scheda film] dell’islandese Hlynur Pálmason), All the Cities of the North [+leggi anche:
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intervista: Dane Komljen
scheda film] del bosniaco Dane Komljen (prodotto dalla Serbia con il Montenegro e la Bosnia-Erzegovina) e 3 Women or Waking Up From My Bosnian Dream del messicano Sergio Flores Thorija (prodotto dalla Film Factory di Sarajevo).
Tre film polacchi sono anche in lizza: A Heart of Love [+leggi anche:
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scheda film] di Lukasz Ronduda che ritrae una coppia di artisti contemporanei (Wojtek Bąkowski e Zuza Bartoszek), il film sperimentale Photon diretto dal videoartista Norman Leto, e Birds Are Singing in Kigali [+leggi anche:
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intervista: Joanna Kos-Krauze
scheda film] di Joanna Kos-Krauze e Krzysztof Krauze (valso a Jowita Budnik ed Eliane Umuhire il premio ex æquo della miglior attrice a Karlovy Vary).
La competizione è completata da due film messicani (Strange But True di Michel Lipkes e Everything Else di Natalia Almada) e un lungometraggio americano (Menashe di Joshua Z. Weinstein) girato nella comunità chassidica di Brooklyn.
Come ogni anno, il T-Mobile New Horizons Film Festival distinguerà anche i migliori film d’arte, che saranno presentati in una competizione a parte. In questo ambito, il pubblico potrà scoprire fra gli altri Hamsters [+leggi anche:
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scheda film] di Martine Doyen (Belgio), Where Is Rocky II? [+leggi anche:
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scheda film] di Pierre Bismuth (Francia, Germania, Belgio, Italia), Somniloquies di Véréna Paravel e Lucien Castaing-Taylor (Francia) e tre film tedeschi: If I Think of Germany at Night [+leggi anche:
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scheda film] di Romuald Karmakar, Self Criticism of a Bourgeois Dog [+leggi anche:
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scheda film] di Julian Radlmaier e Spin di Ginan Seidl.
(Tradotto dal francese)
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