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SAN SEBASTIAN 2017 Nuovi registi

Apostasy: chi è che bussa alla mia porta

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- SAN SEBASTIÁN 2017: Il primo film del regista britannico Daniel Kokotajlo, realizzato con il programma iFeatures, descrive l'affascinante mondo dei Testimoni di Geova

Apostasy: chi è che bussa alla mia porta
Siobhan Finneran, Molly Wright e Sacha Parkinson in Apostasy

In programma nella sezione Nuovi registi del Festival di San Sebastian e vincitore del Sutherland Trophy nella Competizione opere prime del London Film Festival, il film d'esordio del regista Daniel Kokotajlo, Apostasy [+leggi anche:
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scheda film
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, ci dà un'interessante visione del mondo dei testimoni di Geova.

Lo scrittore e regista Kokotajlo ha attinto dalla sua passata esperienza di testimone di Geova per raccontarci la storia di una madre e delle sue due figlie, nella contea di Greater Manchester, in crisi con la loro fede. Il film ci fa conoscere i metodi di “reclutamento” di questo movimento religioso, che in questo caso passa attraverso l'apprendimento della lingua urdu da parte delle sorelle Luisa (Sacha Parkinson) e Alex (Molly Wright) cosicché poi possano predicare “la Verità” agli abitanti pakistani di Oldham, alla cui porta vanno a bussare. Nel film vediamo anche l'influenza che hanno gli Anziani sulla congregazione e sul pensiero del gruppo da essi guidato.

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Le certezze religiose della madre delle due ragazze, Ivana (Siobhan Finneran), sono messe alla prova quando una delle sue figlie rimane incinta prima del matrimonio e, fatto ancor più preoccupante, il padre non è credente. Ivana vorrebbe che il giovane si convertisse, altrimenti la ragazza verrà respinta dalla congregazione. Questo farebbe di sua figlia un'apostata e costringerebbe lei a scegliere tra la sua fede e sua figlia.

Tuttavia, una volta entrato sulla scena il fidanzato pakistano, questa relazione viene considerata secondariamente e il ragazzo rimane una figura periferica agli occhi della macchina da presa, più interessata al rapporto tra i personaggi e la loro religione. L'arrivo dell'Anziano Steven (Robert Emms) aggiunge poi un tocco in più alla narrazione. L'uomo comincia a corteggiare Alex ed è attraverso di loro che Kokotajlo suggerisce come dovrebbe essere la coppia ideale, in questo tipo di società.

Purtroppo, però, queste relazioni sono messe in tealt da un imprevedibile e gigantesco evento, nel bel mezzo del film. Una svolta a cui si accenna nelle scene iniziali, in un discorso sulle trasfusioni sanguigne, ma che nonostante questo resta tuttavia piuttosto scioccante. Le conseguenze di questo stravolgimento narrativo è che la tensione che si era creata tra le tre donne nel corso del film esplode e il film perde in qualche modo la sua direzione, perché diventa tutto un tentativo dei personaggi di riavvicinarsi alla chiesa, invece che di darci un taglio netto. Molte delle complessità che adombravano il film nella sua prima parte svaniscono e la trama si assottiglia; e quello che ci conduce verso questi momenti più tiepidi è la curiosità per questo mondo intrigante e sconosciuto ai più.

Questa produzione di Frank & Lively e Saddleworth Films è stata sviluppata e prodotta grazie al programma iFeatures di Creative England con il sostegno di BBC Films e del BFI (con la partecipazione della Lotteria Nazionale), in associazione con Oldgarth Media. Le vendite saranno gestite da Cornerstone films.

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(Tradotto dall'inglese)

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