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SAN SEBASTIAN 2017 Zabaltegi / Tabakalera

Saura(s): il maestro sfuggente

di 

- SAN SEBASTIÁN 2017: Félix Viscarret si avvicina alla figura di Carlos Saura con ammirazione e rispetto, indagando la sua faccia più intima e personale attraverso colloqui con la sua famiglia

Saura(s): il maestro sfuggente

Carlos Saura, a 85 anni, continua a essere un artista inquieto: disegna, scrive, fa foto con la sua macchina fotografica sempre appesa al collo e prepara nuovi film musicali (che girerà in Messico, Cuba e India) mentre lo chiamano da tutto il mondo per parlare della sua brillante carriera cinematografica. Sono molti i reportage, documentari e programmi televisivi che hanno analizzato questa carriera cinematografica ricca di capolavori; per questo, quando il navarro Félix Viscarret, di una generazione più giovane, si è trovato di fronte al suo progetto della serie Cineastas contados (di cui è stato già girato Basilio Martín Patino. La décima carta [+leggi anche:
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), si è chiesto come approcciarsi a una figura di tale grandezza. Il risultato è stato presentato nella sezione Zabaltegi-Tabakalera della 65a edizione del Festival del cinema di San Sebastián e si intitola Saura(s) [+leggi anche:
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La lettera S finale e tra parentesi riassume il concetto del film: conoscere Carlos attraverso gli altri Sauras, i suoi sette figli. La squadra di Viscarret ha costruito qualcosa di simile a una replica dello studio reale della casa, sulle montagne vicino Madrid, del regista di Mamá cumple cien años, e ha proiettato sulle sue pareti (nello stile dei musical del grande cineasta) le scene emblematiche dei suoi film, da La caccia a Carmen Story. E ha messo a confronto Saura con quelle creature cinematografiche nate dalla sua creatività, mentre sfila in questo spazio, pieno di ricordi, l'altra sua eredità: quella umana, che mantiene davanti alla cinepresa un dialogo con quel padre iperattivo, lontano e, allo stesso tempo, leader.

Il clan Saura è quindi protagonista di questo film in cui la macchina da presa visita anche la casa dell'artista e apre i suoi armadi. Lo scopo di Viscarret non è sensazionalista o volgare; il suo desiderio è di conoscere quel patriarca che si rifiuta di ventilare la propria intimità e di guardare al passato. Ma, miracoli del cinema, proprio in questa reticenza sta il fascino di questo documentario: Carlos Saura appartiene a quella generazione aspra, schietta e forte, ma che mostra nelle sue azioni e parole la vulnerabilità, l'affetto e il carisma che custodisce.

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di introdursi nella famiglia Saura viene rilevato dal maestro che, in modo rilassato, rimprovera, rettifica e invita Félix a entrare in un gioco da cui vorrebbe rimanere assente, coinvolgendolo nell'universo Saura in un modo sottile ma efficace... e con lui lo spettatore, che scoprirà un artista la cui carriera (composta da film così audaci che nessuno li finanzierebbe oggi) è stata molto condizionata non solo dai suoi diversi produttori, ma anche dai suoi grandi e appassionati amori.

Saura(s) è un documentario vivo che si è andato costruendo attorno all'interazione tra maestro e allievo, due uomini ugualmente confrontati con due tipi di paternità: le loro opere e i loro figli. Il documentario è una produzione di Pantalla Partida e Imval Producciones, che si occupa anche delle sue vendite.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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