Fice: le sale d’essai essenziali per i film di qualità
- Agli Incontri del Cinema d’Essai a Mantova, che si sono conclusi ieri, sono stati analizzati i dati del mercato e gli effetti della nuova legge cinema

Le sale d’essai rappresentano il 15% di quota di mercato italiano. Per Domenico Dinoia, presidente Fice, che ha organizzato la 17ma edizione degli Incontri del Cinema d’Essai a Mantova, film come A Ciambra [+leggi anche:
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scheda film] di Roberto De Paolis o Ritratto di famiglia con tempesta di Hirokazu Koreeda hanno ottenuto oltre l’80% del loro risultato nei cinema di qualità. Segno che le sale d’essai rimangono fondamentali per questo tipo di cinematografia, che dopo essere passata ai festival viene distribuita da piccole società e ma non sempre ha la visibilità che merita. In una fase molto difficile per il mercato cinematografico in generale, i film d’essai hanno raccolto, tra gennaio e ottobre di quest’anno, 8,4 milioni di presenze, di cui il 51% riguarda i film italiani. Per Dinoia però, ad un anno dall’approvazione della legge cinema, non sono ancora entrati in vigore quei decreti che riguardano le sale d’essai e gli auspicati progressi che la legge dovrebbe portare non sono ancora visibili.
Il presidente Anec - Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Luigi Cuciniello, ha sottolineato due necessità: tornare a far crescere la quota di mercato del cinema italiano e risolvere il problema della mancanza di titoli nel trimestre estivo, che registra solo il 10% dell’incasso dell’intero anno. Per Andrea Occhipinti, presidente dei distributori Anica, il mercato della sala è diventato più selettivo, molti film non trovano più spazio e servono dunque produzioni più attraenti. Nei prossimi due anni si vedranno gli effetti della nuova legge cinema. Con i fondi a disposizione e gli strumenti offerti si potrà fare il salto di qualità, rinnovando le sale cinematografiche e la produzione, oppure si rimarrà fuori dal mercato.
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