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POLITICHE CULTURALI Francia

Operazione “écran noir”

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Si inasprisce il conflitto che oppone gli interinali dello spettacolo al governo con l’appello di oggi all’interruzione delle proiezioni da parte di registi, attori, tecnici e produttori della Settima Arte riuniti sotto l’egida de l’Incontro di luglio. Il ministro della cultura Jean-Jacques Aillagon, ha tentato di rasserenare il movimento, ma invano.

Humbert Balsam (Ognons Pictures), Gilles Sandoz (aïa Films), Carole Scotta e Caroline Benjo (Haut et Court), e altri numerosi produttori francesi si sono messi in prima linea per difendere l’attuale sistema concepito per gli interinali dello spettacolo. Si aggiungono alla lista di artisti che si amplia, includendo tutta la ‘crème’ del cinema d’oltralpe come Daniel Auteuil, Ariane Ascaride, Jacques Audiard, Jean-Pierre Bacri, Jean-Jacques Beneix, Laurent Cantet, Jean-Pierre Darroussin, Claude Duty, Robert Guédiguian, Cédric Klapisch, Tonie Marshall, François Ozon. I 1109 firmatari del manifesto ricordano la situazione pericolosa del cinema francese dovuta all’eccessiva dipendenza dal finanziamento delle televisioni e al parziale allontanamento di Canal+. Anteponendo la ricchezza economica dell’industria cinematografica e gli abusi delle compagnie di produzione audiovisiva, hanno reclamato ieri una totale rinegoziazione della riforma dello statuto degli interinali dello spettacolo.

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L’appello è stato ascoltato dal ministro che ha proposto ieri di posporre l’applicazione al 2004 con qualche modifica. Ma queste anticipazioni non sono state sufficienti per i firmatari del manifesto che hanno richiesto l’operazione “Schermo Nero” per oggi. Un’azione che trascinerà anche l’annullamento questa sera dell’anteprima parigina di Stormy Weather [+leggi anche:
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della franco-islandese Solveig Anspach nell’ambito del festival Paris Cinéma. Il film sarà sostituito da un forum di discussione condotto dalla stessa regista. Sono previsti anche altri movimenti di protesta nel resto della Francia.

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(Tradotto dal francese)

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