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ROMA 2017

Maria by Callas: In Her Own Words: una diva fragile

di 

- La leggendaria cantante lirica racconta se stessa del documentario di Tom Volf presentato in prima mondiale alla 12a Festa del cinema di Roma

Maria by Callas: In Her Own Words: una diva fragile

Puoi essere una cantante strepitosa, la più osannata al mondo, “la Divina”, ma se non hai un uomo al tuo fianco ti sentirai sempre piccola. Con questa idea in testa si esce dalla visione di Maria by Callas: In Her Own Words [+leggi anche:
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, il documentario che il giovane regista e fotografo Tom Volf dedica all’icona della musica lirica Maria Callas scomparsa quarant’anni fa, e presentato in anteprima mondiale alla 12a Festa del cinema di Roma. “L’importante per una donna è avere un uomo accanto e renderlo felice” sentiamo dire, non senza sorpresa, alla leggendaria cantante d’opera greco-americana in una delle interviste d’epoca raccolte da Volf, che per quattro anni ha girato il mondo a caccia di materiale inedito, filmini privati in Super 8, vecchie fotografie e lettere scritte di suo pugno (e lette nel film da Fanny Ardant) ad amici, alla sua insegnante di canto Elvira de Hidalgo e al suo amore Aristotele Onassis, un amore grande e sfortunato che ha segnato la sua vita e anche la sua carriera.

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“È stata un'impresa raccogliere materiali che contenessero unicamente le parole della Callas, volevo offrire al pubblico un’immersione intima nel suo personaggio”, ha spiegato Tom Volf, già autore di vari cortometraggi sull’opera lirica, parlando del suo lavoro a Roma. “Abbiamo studiato 400 lettere avute dagli amici e anche dal suo maggiordomo e la sua cameriera, che erano un po’ la sua famiglia. L’intenzione era fare su di lei un lavoro onesto, senza pettegolezzi”. Maria, la donna, è messa a nudo, la sentiamo parlare di arte, famiglia e tradimento (dopo aver scoperto la sua relazione con Jackie Kennedy, molto umanamente apostrofa Onassis come “gran porco” e promette a entrambi “ve la farò pagare”), ma ampio spazio è dato, ovviamente, anche alla Callas cantante straordinaria: la vediamo salire e scendere dagli aerei circondata da flash e microfoni, acclamata come una rockstar anche dai più giovani, vediamo il dietro le quinte di grandi opere da lei interpretate, e ascoltiamo per intero brani da lei resi immortali, primo su tutti Casta Diva, dalla Norma di Vincenzo Bellini.

La fragilità della grande artista, i cenni alle sue intemperanze e ai momenti di depressione non mancano, ma il doc di Volf è soprattutto un’immensa celebrazione del mito, un bel regalo ai melomani di tutto il mondo, che potranno gustarsi i filmati tratti da opere e concerti mostrati qui per la prima volta a colori, in un tentativo del regista, tecnicamente ben riuscito, di armonizzare dal punto di vista visivo tutto il materiale raccolto. Un ritratto che qualcuno (specialmente chi già un po’ conosce la storia della soprano) potrà trovare univoco e poco rivelatore, ma che offre allo spettatore quasi due ore in compagnia di una donna talentuosa, affascinante, appassionata e tragica, unica per le sue doti canore, uguale a tante per i suoi tormenti d’amore.

Maria by Callas: In Her Own Words è una produzione francese di Petit Dragon, Elephant Doc e la società del regista Volf Productions. In Italia sarà distribuito da Lucky Red nel 2018; in Francia, l’uscita è prevista per il 13 dicembre prossimo.

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