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BLACK NIGHTS 2017 Concorso

The Manslayer/The Virgin/The Shadow: la tragica triade

di 

- Sulev Keedus torna con un’altra indagine sulla condizione umana, in anteprima in concorso al Black Nights Film Festival di Tallinn

The Manslayer/The Virgin/The Shadow: la tragica triade
Rea Lest in The Manslayer/The Virgin/The Shadow

Il regista d’essai più affermato dell’Estonia, Sulev Keedus, presenta il suo nuovo film The Manslayer/The Virgin/The Shadow [+leggi anche:
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, sotto forma di tre novelle ambientate in vari  periodi significativi della storia estone. La sua première è ospitata in concorso al Black Nights Film Festival di Tallin.

Tre donne devono superare le loro rispettive difficoltà e mostrare integrità di fronte alla depravazione. Maara è costretta a sposarsi contro la sua volontà in The Manslayer, ambientato nel XIX secolo. In The Virgin, Ingrian Elina deve far fronte alla stessa difficile scelta – la possibilità di un matrimonio indesiderato – se vuole sfuggire alla deportazione in Siberia dei finlandesi ingriani negli anni ‘50. Infine, Luna Lee scappa di casa nel terzo racconto, The Shadow, volendo dare un senso alla vita moderna e caotica che la circonda e per cercare se là fuori c’è qualcosa per cui valga la pena tenere duro.

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Le tre donne sono interpretate dalla giovane esordiente Rea Lest, che è protagonista di molti nuovi film estoni ed è diventata un volto noto tra gli attori della sua generazione. La fusione di Lest nel personificare queste tre donne simboliche nel tempo, crea un filo che lega le tre storie nelle varie epoche.

Come in tutti i film collettivi, c’è un certo grado di asimmetria tra la qualità e il tono. Le prime due storie sono simili e risultano essere malinconiche ed emotivamente espressive allo stesso tempo. Alla luce della recente ondata di revisionismo femminista, l’ultimo di Keedus sembra implicare che le donne sono sempre state molto maltrattate nel corso della storia e noi dobbiamo molto alla loro lotta per il mantenimento di un’esistenza accettabile. In The Manslayer e The Virgin, Lest dimostra un certo controllo anche nei momenti più crudi. La terza novella, che si svolge ai giorni nostri – The Shadow – vira improvvisamente verso il surreale e può essere vista come una rivisitazione dell’atmosfera del suo ultimo film, Letters to Angel, dove un uomo, perso per anni in guerra, torna a casa solo per vedere che il mondo è andato avanti e che per lui non ha più senso. The Shadow introduce un turbinio di personaggi, molti dei quali agiscono in modo irrazionale, creando un senso di confusione sia visiva che narrativa. Keedus ha confessato di sentirsi fuori tempo con il mondo di oggi, dove la verità è diventata frammentaria e multiforme. La scena cruciale in The Shadow, dove il vecchio Heino (Evald Aavik) cammina nel mare, può essere vista come una silente e degna capitolazione. 

The Manslayer/The Virgin/The Shadow sembra essere un insieme di cliché familiari del cinema estone. The Manslayer ricorda lo sporco rurale di November [+leggi anche:
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, e The Virgin evoca l’opprimente atmosfera degli anno ‘50, come già visto in The Fencer [+leggi anche:
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. Anche se non è proprio un ritorno ai lavori esemplari d’esordio di Keedus, come Georgica e SomnambulanceThe Manslayer/The Virgin/The Shadow offre un’esperienza intrigante, seppure un po’ disorientante.

The Manslayer/The Virgin/The Shadow è stato prodotto da F-Seitse (Estonia) e coprodotto da Era Film (Lithuania).

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(Tradotto dall'inglese da Veronica Maiolo)

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