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SOLETTA 2018

Strangers, un elegante omaggio ai film noir

di 

- Il primo lungometraggio di Lorenz Suter, presentato alle Giornate di Soletta, è un film volutamente indipendente che rivendica un processo creativo controcorrente

Strangers, un elegante omaggio ai film noir
Jeanne Devos e Nicolas Batthyany in Strangers

Già affrontato nel cortometraggio The Man Who Didn’t Want Anything (2009) il genere Noir si insinua nuovamente nella filmografia del giovane regista svizzero Lorenz Suter. Strangers [+leggi anche:
trailer
intervista: Lorenz Suter
scheda film
]
, il suo primo lungometraggio presentato in anteprima alle Giornate di Soletta nella sezione Panorama suisse si impossessa dei suoi codici estraendone l’essenza. Strangers è un film misterioso dominato da un’aura malinconica e sensuale. 

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Tamás (36 anni) non ha mai voluto veramente entrare in contatto con il mondo e soprattutto con i suoi abitanti L’unica eccezione a questa norma implicita è Norika (Jeanne Devos), giovane donna misteriosa e sfuggente, entrata nella sua vita quasi per caso. Norika scompare improvvisamente, senza lasciare traccia, come un fantasma o meglio un’allucinazione. Sua sorella Annika (Marina Guerrini) segnala la sua scomparsa e Tamás diventa il sospettato numero uno. Annika afferma che quest’ultimo non smetteva di tormentale, seguendole e spiandole senza tregua. Cosa sarà successo veramente? Qualcuno mente oppure è la realtà stessa ad essere multipla ed ambigua? Tamás non si arrende e si attacca alla sua "verità" come se fosse la sua unica ragione di vita. Cominciata come un semplice flirt la relazione tra i tre personaggi si trasforma in un triangolo amoroso dalle conseguenze tanto inaspettate quanto disastrose.

Strangers è una dichiarazione d’amore ai Film Noir, all’aura malinconica che attornia i suoi anti eroi, persi in un mondo al quale non sembrano voler appartenere. Tamás, incarnato alla perfezione da Nicolas Batthyany, fa parte di questa categoria: personaggio misterioso e elegante condannato alla solitudine. Il suo quotidiano è ritmato da gesti rituali (comprare il giornale e le sigarette, preparare il caffè,…) che lo imprigionano e al tempo stesso lo rassicurano. Il mondo che lo circonda gli è indifferente e preferisce rintanarsi nel suo appartamento nella città vecchia di Zurigo, sorta di rifugio dove il tempo sembra essersi fermato. Norika e sua sorella Annika sono le uniche persone invitate a far parte della sua solitudine autoimposta. La relazione ambigua che tessono attorno a se come una ragnatela si trasforma ben presto in tragedia, una tragedia freudiana dove inconscio, sogni ad occhi aperti e violenza repressa avanzano mano nella mano. Poco importa la trama, quello che conta è la sensazione di smarrimento emanata dalle immagini, sorta di compagne velenose di una realtà dalle molteplici sfaccettature.

Strangers si impone come un film volutamente indipendente che rivendica un processo creativo controcorrente fatto di spontaneità e apertura. Il risultato è sorprendente, sorta di creatura ibrida che ricorda tanto l’eleganza crudele dei film di Melville quanto la forza tranquilla e misteriosa delle alpi svizzere.

Strangers è prodotto e venduto all’internazionale da Langfilm, e distribuito nella Svizzera da Filmcoopi.

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