BERLINALE 2018 Concorso / Premi
Touch Me Not di Adina Pintilie vince l’Orso d’oro a Berlino
- BERLINO 2018: Il coraggio e l’approccio sperimentale dell’esordiente rumena hanno conquistato la giuria di Tom Tykwer, che ha assegnato il suo Gran Premio a Mug di Malgorzata Szumowska

La rumena Adina Pintilie è salita due volte sul palco del Berlinale Palast questa sera per il suo primo lungometraggio, Touch Me Not [+leggi anche:
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intervista: Adina Pintilie
scheda film]. Prima della consegna dei primi Orsi della 68a Berlinale, per ricevere dalla giuria composta da Jonas Carpignano, Călin Peter Netzer e Noa Regev il Premio GWFF della miglior opera prima (dotato di 50 000 euro), poi alla fine, all’apice della cerimonia, per ritirare il più ambito dei trofei: l’Orso d’oro. Da notare che è la seconda volta di seguito che una donna regista dell’Europa dell’Est è consacrata a Berlino per un film sul contatto tra corpi e spirito (dopo la vittoria di Corpo e anima [+leggi anche:
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intervista: Ildiko Enyedi
intervista: Ildiko Enyedi
intervista: Réka Tenki
scheda film] dell’ungherese Ildiko Enyedi l'anno scorso).
Il film di Pintilie, dove realtà e finzione si sfiorano e la cinepresa entra prepotentemente in campo, è piaciuto alla giuria di Tom Tykwer per il rischio che ha corso nell’unire un approccio sperimentale molto nuovo a un tema scomodo per la sua intimità. Pintilie, che non si aspettava questa vittoria, ha sottolineato che è importante per lei portare la gente a proseguire il dialogo che il film propone, e ha lodato il coraggio degli attori che hanno partecipato a questo "lavoro d’amore".
Il Gran Premio della giuria ha ricompensato la polacca Malgorzata Szumowska per l'eccellente Mug [+leggi anche:
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intervista: Małgorzata Szumowska
scheda film], in cui, ha sottolineato la regista, voleva riflettere i problemi del suo paese, ma anche dell’Europa e del mondo. "Assolutamente felice" di questo nuovo premio a Berlino (dove ha già vinto nel 2013 due premi paralleli tra cui il Teddy del miglior film per In the Name of [+leggi anche:
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intervista: Malgorzata Szumowska
scheda film], e nel 2015 l'Orso d'argento della regia per Body [+leggi anche:
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intervista: Malgorzata Szumowska
intervista: Malgorzata Szumowska
scheda film]) ha ringraziato in particolare Michal Englert, suo co-sceneggiatore e direttore della fotografia nei tre film che ha presentato in concorso.
Il giovane attore francese Anthony Bajon si è aggiudicato il premio nella sua categoria per La Prière [+leggi anche:
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intervista: Cédric Kahn
scheda film] di Cédric Kahn. Quanto alle attrici, è Ana Brun a vincere per la sua performance in Las herederas [+leggi anche:
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scheda film], film che ha anche ottenuto l'Orso d'argento-Premio Alfred Bauer per un film che apre nuove prospettive. Il regista paraguaiano Marcelo Martinessi ha citato, ritirando il premio, i suoi coproduttori europei.
L'Europa è inoltre rappresentata da Dovlatov [+leggi anche:
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intervista: Milan Maric
scheda film] del russo Alexei German Jr., che ha ottenuto l’Orso d'argento del miglior contributo artistico per la sua scenografia e i suoi costumi, così come il film d’apertura, L'isola dei cani [+leggi anche:
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scheda film], che è valso a Wes Anderson il premio alla regia. L'Orso della sceneggiatura è andato al film messicano Museo di Alonso Ruizpalacios.
I vincitori:
Orso d'oro del miglior film
Touch Me Not [+leggi anche:
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intervista: Adina Pintilie
scheda film] - Adina Pintilie (Romania/Germania/Repubblica Ceca/Bulgaria/Francia)
Orso d'argento - Gran premio della giuria
Mug [+leggi anche:
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intervista: Małgorzata Szumowska
scheda film] - Malgorzata Szumowska (Polonia)
Orso d'argento - Premio Alfred Bauer
Las herederas [+leggi anche:
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scheda film] - Marcelo Martinessi (Paraguay/Germania/Brasile/Uruguay/Norvegia)
Orso d'argento del miglior regista
Wes Anderson - L'isola dei cani [+leggi anche:
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scheda film] (Stati Uniti/Germania)
Orso d'argento della miglior attrice
Ana Brun - Las herederas
Orso d'argento del miglior attore
Anthony Bajon - La Prière [+leggi anche:
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intervista: Cédric Kahn
scheda film] (Francia)
Orso d'argento della miglior sceneggiatura
Manuel Alcalá, Alonso Ruizpalacios - Museo (Messico)
Orso d'argento del miglior contributo artistico
Elena Okopnaya, costumista e scenografa di Dovlatov [+leggi anche:
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intervista: Milan Maric
scheda film] (Russia/Polonia/Serbia)
Premio del miglior documentario
The Waldheim Waltz [+leggi anche:
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intervista: Ruth Beckermann
scheda film] - Ruth Beckermann (Austria)
Menzione speciale
Ex Shaman - Luiz Bolognesi (Brasile)
Premio della miglior opera prima
Touch Me Not - Adina Pintilie
Menzione speciale
An Elephant Sitting Still - Hu Bo (Cina)
Orso d'oro al miglior cortometraggio
The Men Behind the Wall - Ines Moldavsky (Israele)
Orso d'argento - Premio della giuria al cortometraggio
Imfura - Samuel Ishimwe (Svizzera/Ruanda)
Audi Short Film Award
Solar Walk - Réka Bucsi (Danimarca)
(Tradotto dall'inglese)
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