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FINANZIAMENTI Francia

Canal+ in primo piano

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Il grande protagonista del cinema francese procura ancora sudori freddi ai produttori cinematografici. Dopo l'inasprimento delle sue pre-acquisizioni dal 2002, il canale satellitare Canal +, secondo il quotidiano 'Le Figaro' del 16 luglio, tenterebbe ora di imporre un aumento nella diffusione in cambio di acquisizioni. Un mercato che conduce i produttori in una situazione delicata rispetto agli altri canali televisivi.

Attualmente Canal+ ha il diritto di trasmettere 28 volte un film acquistato o pre-acquistato, ad un anno dall'uscita in sala. In cambio, il canale ha l'obbligo di investire il 9 per cento del fatturato nella produzione cinematografica: 122 milioni nel 2002 in 109 film.
Ultimamente Canal+ reclamerebbe ai produttori ulteriori 28 passaggi televisivi prima della fine del secondo anno che segue l'uscita del film in sala. Questo totale virtuale di 56 passaggi mette enormemente in imbarazzo i produttori che hanno un vitale bisogno di vendere i propri film a Canal+, ma senza disdegnare le ulteriori diffusioni su canali in chiaro come France Télévision, TF1, M6. Con l'eventuale saturazione dei passaggi però, l'interesse di questi ultimi si ridurrebbe a zero.

Canal+ approfitterebbe di una inesattezza giuridica nell'accordo firmato con le organizzazioni cinematografiche francesi (BLIC, BLOC e ARP) per suggerire la proposta. Stupefatti dalla manovra, questi stessi organismi minacciano di rivolgersi alle autorità per abuso di posizioni dominanti da parte del canale nell'ambito del sistema della Pay Tv. Per quanto riguarda Canal+ l'operazione sembra strategica, spinta dalla volontà di rinegoziare vantaggiosamente gli accordi che la legano al cinema d'oltralpe e che si concludono alla fine del 2004.

(Tradotto dal francese)

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