40 candeline per Cinéma du Réel
- Competizioni, proiezioni speciali, retrospettive ed eventi nel ricco menù del 40° Festival Cinéma du Réel, a Parigi dal 23 marzo al 1° aprile
La Telenovela Errante (The Wandering Soap Opera) del compianto Raoul Ruiz e di Valeria Sarmiento aprirà domani la 40a edizione del Festival Cinéma du Réel che si svolgerà a Parigi, al Centre Pompidou, fino al 1° aprile. Dedicato al documentario in tutta la sua diversità, l'evento ora sotto la guida della sua nuova direttrice artistica Andréa Picard (venuta dal festival di Toronto) ha ideato una retrospettiva Qu'est-ce que le réel? 40 ans de réflexions che vedrà molte personalità (Patricio Guzman, William Klein, Valérie Massadian, Lech Kowalski, Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval, John Gianvito) venire a presentare opere proiettato in passato a Cinéma du Réel.
La competizione internazionale di 11 titoli (che sarà valutata da una giuria che include i cineasti Albert Serra e Alice Diop) avrà un profumo di Berlinale poiché sei film in lizza a Parigi sono stati presentati il mese scorso nell’ambito del festival tedesco: The Waldheim Waltz [+leggi anche:
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intervista: Ruth Beckermann
scheda film] dell’austriaca Ruth Beckermann (consacrato miglior documentario della Berlinale), Infinite Football [+leggi anche:
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scheda film] dell’eclettico cineasta rumeno Corneliu Porumboiu, Kinshasa Makambo [+leggi anche:
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scheda film] del congolese Dieudo Hamadi (coprodotto da Francia, Svizzera, Germania, Qatar e Norvegia), Minatomachi (Inland Sea) del giapponese Kazuhiro Soda e due film guidati in produzione dalla Germania: THF - Central Airport [+leggi anche:
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intervista: Karim Aïnouz
scheda film] del brasiliano Karim Aïnouz (coprodotto da Francia e Brasile) e Unas Preguntas [+leggi anche:
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scheda film] di Kristina Konrad (coprodotto dall’Uruguay).
Sono in corsa anche la produzione belga Rêver sous le capitalisme [+leggi anche:
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scheda film] della francese Sophie Bruneau (nominata al Magritte 2011 del miglior documentario per Terre d’usage), Terra Franca [+leggi anche:
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scheda film] della portoghese Leonor Teles, la produzione francese Antígona del messicano Pedro Gonzalez Rubio (conosciuto soprattutto per Alamar, vincitore a Rotterdam nel 2010, e per Inori, incoronato a Locarno nel 2012 nella sezione Cineasti del Presente), Anni del cinese Zhu Rikun e il mediometraggio americano L. Cohen di James Benning.
Quanto alla competizione francese (valutata da una giuria che comprende la regista greca Athina-Rachel Tsangari), si distinguono altri tre titoli passati per Berlino come L'Empire de la perfection [+leggi anche:
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scheda film] di Julien Faraut, The Son [+leggi anche:
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scheda film] di Alexander Abaturov e Djamilia [+leggi anche:
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scheda film] di Aminatou Echard. Sono in vetrina anche Western, Famille et Communisme [+leggi anche:
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scheda film] di Laurent Krief, Roman national [+leggi anche:
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scheda film] di Grégoire Beil, Jusqu'à ce que le jour se lève [+leggi anche:
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scheda film] di Pierre Tonachella e L'Esprit des lieux [+leggi anche:
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scheda film] del duo Stéphane Manchematin - Serge Steyer, senza dimenticare il film franco-canadese Les Flâneries du voyant di Aïda Maigre-Touchet, la coproduzione irlando-franco-americana The Image You Missed [+leggi anche:
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scheda film] di Donal Foreman, e i mediometraggi Les Proies di Marine de Contes e The Night Readers di Mathieu Kleyebe Abonnenc.
Nel programma figura inoltre una competizione internazionale di 10 opere prime tra cui Angkar [+leggi anche:
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scheda film] della francese di origine cambogiana Neary Adeline Hay, Wild Relatives [+leggi anche:
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scheda film] della palestinese Jumana Manna (Francia-Libano-Norvegia) e ancora i mediometraggi Home of the Resistance del croato Ivan Ramljak, Al di là dell'uno (Beyond the One) dell’italiana Anna Marziano e il britannico Salarium del duo Sasha Litvintseva - Daniel Mann.
Il ricco cartellone che si chiuderà con Un film d'Aquaserge di Guillaume Bordier, è completato da una competizione di cortometraggi, una retrospettiva Shinsuke Ogawa, un programma battezzato "Un autre 68", una sezione IR/Réel che propone film immersivi (firmati, fra gli altri, da Pedro Costa, Sergei Loznitsa, Ben Russel, Eugène Green, Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel), performance, un focus sul lavoro di Lucrecia Martel e la finestra professionale ParisDOC (leggi la news).
(Tradotto dal francese)
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