Recensione: El aviso
- Paradossi temporali, violenza ed emozioni si mescolano nel nuovo thriller di Daniel Calparsoro, con protagonista Raúl Arévalo

L'immagine più potente e descrittiva di questo film è proprio quella che la apre: un uomo, da solo, aspetta qualcuno all'interno di un'auto. È notte, piove e molte persone camminano intorno al veicolo, ma lui sembra ignaro di tutto ciò che lo circonda. Il mondo si muove, ma l’uomo è bloccato nel tempo, nello spazio e nella sua soggettività. Si tratta di Jon, interpretato da Raúl Arévalo, che insieme a Belén Cuesta, Aura Garrido, Aitor Luna e il giovanissimo talento Hugo Arbués sono protagonisti di El aviso [+leggi anche:
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scheda film], il nuovo thriller di uno specialista del genere: Daniel Calparsoro (Cien años de perdón [+leggi anche:
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Ma questa volta il regista basco, anche se nato a Barcellona, si serve del soprannaturale, della componente fantastica e dei paradossi temporali per condire uno dei suoi efficaci film di suspense, cosa che non faceva dal 2005, con Ausentes [+leggi anche:
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scheda film], dove si immerse completamente nel genere dell'horror psicologico. Ora, per parlare di incomunicabilità, perdita e coraggio, traspone in immagini la sceneggiatura scritta da Jorge Guerricaechevarría (El Niño [+leggi anche:
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intervista: Daniel Monzón
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scheda film]) e Chris Sparling (Buried - Sepolto [+leggi anche:
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intervista: Rodrigo Cortés
scheda film]), un adattamento dell'omonimo romanzo di Paul Pen.
La trama ci presenta il summenzionato Jon, un uomo intrappolato nei suoi problemi mentali, nelle sue ossessioni matematiche e in una situazione sentimentale che non ha risolto. Tutto questo cambia la notte in cui il suo amico David viene sparato in un posto dove, un po' di tempo prima, è stato commesso un attacco simile e dove, se nessuno lo evita, una simile barbarie si ripeterà, dieci anni dopo. Le coincidenze e i numeri suggeriscono che la storia, come un ciclo infinito, si ripete... a meno che qualcuno non rompa quella continuità.
Per raccontare un simile rompicapo, Calparsoro, con il solito nervo che caratterizza il suo lavoro, salta nel tempo dando a El aviso una struttura che confonde nei primi minuti, ma che alla fine riesce a catturare lo spettatore, immerso in un gioco di specchi, enigmi, calcoli e misteri che lo costringono a mantenere alta l'attenzione, tentando di decifrare gli eventi narrati. Inoltre, non trascura l'aspetto più emozionale della storia quando avvicina la sua cinepresa ai personaggi, immersi in conflitti sentimentali, sociali o educativi.
Pedro Uriol (Los últimos días [+leggi anche:
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intervista: Àlex e David Pastor
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scheda film]) produce El aviso, una coproduzione tra Morena Films (El olivo [+leggi anche:
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scheda film]) e Tormenta Films, che vede anche la partecipazione di TVE e di Movistar Plus+. Film Factory Entertainment si occupa delle vendite internazionali. DeAPlaneta lancia il film questo venerdì, 23 marzo, in tutta la Spagna. La grande Julieta Serrano, Antonio Dechent, Luis Callejo, Sergio Mur e Patricia Vico completano il cast.
(Tradotto dallo spagnolo)
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