Recensione: 303
- La storia del “ragazzo che incontra la ragazza” di Hans Weingartner, proiettato al Festival della Transilvania, ha il potenziale per diventare il favorito del pubblico

Dopo la première mondiale nella finestra Generation 14Plus al Festival di Berlino di quest’anno, il road-movie e la storia d’amore 303 [+leggi anche:
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scheda film] è proiettato nella sezione Supernova, una delle più popolari sezioni del Transilvania International Film Festival (25 maggio – 3 giugno, Cluj-Napoca). Tenera storia d’amore e road-movie che esplora alcune vere bellezze dell’Europa, il film riesce a coinvolgere il pubblico grazie ai due carismatici protagonisti e al loro percorso d’amore e di scoperta di sé.
Incontriamo Jule (Mala Emde, che ricorda una giovanissima ma meno intensa Adèle Haenel), una studentessa di biologia di Berlino che parte per il Portogallo a bordo del vecchio camper di famiglia, un Mercedes 303. Presto durante il suo viaggio, incontra Jan (un espressivo e vivace Anton Spieker), un ragazzo di 24 anni, sulla strada per la Spagna. Dopo un inizio accidentato, i due diventano compagni di viaggio e ben presto entrambi porteranno il pubblico a domandarsi se possono diventare più di questo.
303 è molto più della classica storia del “ragazzo che incontra la ragazza” ed è molto più intenso rispetto ad altri film sull’amore spensierato perché Jan e Jule non sono felici. Lei sta andando a vedere il suo fidanzato, Alex, che lavora in una comune in Portogallo, per dirgli che è incinta. Lui va in Spagna per incontrare suo padre biologico che non aveva mai visto prima. Il loro viaggio può sembrare, a prima vista, un simbolo di libertà, ma ciò non è quando giunti a destinazione trovano qualcosa che entrambi aborriscono, ciascuno a suo modo.
Il film è molto aiutato dall’eccellente chimica tra i suoi due attori principali e i modi creativi in cui gli sceneggiatori posticipano ciò che tutti sanno (o vogliono) che accadrà. Jule e Jan parlano degli orrori del capitalismo e dei miracoli della cooperazione, di genetica e attrazione, sesso e psicoanalisi, lealtà ed evoluzione, e così via. Il loro mondo condiviso si basa su questi discorsi che li rende più aperti (contemporaneamente più interessanti per il pubblico) e fa crollare le inevitabili barriere che possono esserci state tra di loro. Naturalmente le storia è realizzata per andare verso una sola direzione, ma al pubblico importa ben poco, e quale miglior prova di questo di una sala piena al Transilvania IFF che applaude e ride quando Jan e Jule si danno il primo bacio dopo più di due ore in un film di 145 minuti?
303 è una certezza per i programmatori cinematografici che desiderano soddisfare il loro pubblico e anche per i programmatori di festival che vogliono intrattenere gli spettatori con una storia d’amore interessante e amichevole, tuttavia tormentata.
303 è stato prodotto da Kahuuna Films Gmbh insieme a NEUESUPER Gmbh. Le vendite a livello internazionale sono gestite da Global Screen.
(Tradotto dall'inglese da Francesca Miriam Chiara Leonardi)
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