Home entertainment in Italia: cresce il mercato online
- Presentato il rapporto Univideo 2018. Circa un quarto del fatturato complessivo del settore home video deriva da fruizioni online. In calo le vendite di DVD e Blu-Ray

Cresce il mercato online dell’home entertainment in Italia e raggiunge un fatturato di 85 milioni di € nel 2017, arrivando a pesare un quarto del fatturato dell’intero comparto: le transazioni digitali (EST - Electronic sell-through e TVoD - Transactional Video on Demand) hanno registrato un +10% rispetto al 2016. E’ quanto emerge dal Rapporto Univideo 2018 sul mercato audiovisivo italiano, elaborato da GfK Italia e presentato ieri a Milano.
Secondo la ricerca commissionata da Univideo, l’associazione di categoria che rappresenta gli editori audiovisivi su media digitali e online, il prodotto fisico (DVD e Blu-Ray) continua a rappresentare la parte predominante del mercato home video (il cui fatturato complessivo è di 340 milioni di €, -10,8% rispetto al 2016) e chiude il 2017 con un fatturato di 255 milioni di €. Ma le vendite di DVD e Blu-Ray sono in calo, sia nei canali tradizionali (-14,70% rispetto al 2016) sia nelle edicole (-16,70% rispetto al 2016). Anche il noleggio registra una contrazione, ma può ancora contare su circa 1 milione di persone che noleggiano con regolarità, in flessione rispetto ai 1,2 milioni del 2016.
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scheda film] diretta dall’inglese David Yates, preceduta in classifica da Oceania al primo posto e seguita da Rogue One al terzo posto. Nel 2017 in Italia 5 milioni di persone hanno acquistato almeno un prodotto home video: 3,5 milioni hanno acquistato un prodotto fisico, mentre 2 milioni hanno acquistato un prodotto digitale.
“I dati evidenziano come il mercato dell’home entertainment sia in una fase di evoluzione”, osserva Lorenzo Ferrari Ardicini, presidente Univideo e presidente CG Entertainment. “Nonostante le contrazioni di mercato, il prodotto fisico rimane centrale, sia per l’industria sia per i consumatori che lo scelgono in maniera consapevole, puntando sulla qualità e sulla condivisione: è un deposito di conoscenze e di emozioni che rimane in memoria. Al contempo si evolve la ricerca e l’acquisto digitale, spinto da motivazioni più istintive e legate all’emozionalità del momento”. Secondo Ferrari Ardicini “diventa pertanto fondamentale che il nostro settore proponga sempre più offerte e opportunità di accesso ai contenuti audiovisivi allineate al bisogno di un pubblico che, per quanto cambi nel tempo, è sempre alla ricerca di emozionalità ed esclusività”.
Per leggere il rapporto intero clicca qui.
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