Recensione: Consequences
- TORONTO 2018: Il film di debutto di Darko Štante esplora i problemi della gioventù e della società slovene attraverso la percezione della mascolinità del suo tormentato protagonista adolescente

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intervista: Darko Štante
intervista: Timon Sturbej
scheda film], esordio cinematografico del regista e sceneggiatore sloveno Darko Štante, che ha debuttato in prima mondiale nella sezione Discovery di Toronto, il nostro eroe tormentato e problematico ha molto contro cui combattere: la mancanza di comprensione da parte della famiglia e della società, il sistema legale disfunzionale, un ambiente criminale piccolo ma brutale e, ultima ma certamente non meno importante, la sua stessa rabbia.
Andrej (Matej Zemljič), 18 anni, rifiuta le avances di una ragazza attraente a una festa in casa, e a quanto pare la offende così tanto che lei lo accusa di tentato stupro. Lo vediamo processato: sua madre (Rosana Hribar) spiega al giudice che figlio terribile lui sia e che non possono tollerare la sua costante assenza da casa e dalla scuola, e le sue avventure certamente immorali e probabilmente illegali.
Così Andrej finisce in una struttura di detenzione giovanile, dove viene immediatamente messo alla prova dal bullo Žele (Timon Šturbej) e dal suo compare Niko (Gašper Markun). Si ribella e guadagna rispetto, ma è anche stranamente attratto dal carisma macho di Žele e dal suo atteggiamento strafottente e, forse un po’ suo malgrado, diventa parte della sua gang.
E come può esserci una gang in una struttura di detenzione giovanile? Bene, sembra che i tutor del centro siano completamente senza speranza: il loro sistema di punizione equivale a vietare ai detenuti di prendere il permesso per il fine settimana, ma non c'è alcun modo di farlo rispettare, poiché sembrano semplicemente entrare e uscire come vogliono.
Così, nei fine settimana, Andrej, che non vuole stare con i suoi genitori, si unisce a Žele, Niko e al loro gruppo di amici e fidanzate, e passano i loro giorni e le loro notti a rubare, riscuotere debiti da altri piccoli delinquenti e festeggiare con abbondanti quantità di alcol, erba, coca e sesso. Mano a mano che l'interesse di Andrej per Žele si trasforma sempre più in adorazione, ci rendiamo conto che c'è dell'altro rispetto all’essere semplicemente impressionato da un maschio alfa.
Consequences è una storia insolita ambientata in un ambiente che sarà familiare alla maggior parte del pubblico, ma con una svolta che apre la questione della mascolinità, di come viene percepita e di come muta in determinate circostanze, in modo nuovo e originale. Inoltre, esplora i problemi di base nella società slovena, come una mentalità che a volte combina il peggio della formalità mitteleuropea con l'arretratezza dei Balcani, il che risulta in una mancanza di comunicazione e comprensione all'interno di una famiglia, influendo anche sul modo in cui quella famiglia si relaziona con la comunità. Poi c'è il sistema legale e sociale, che è presentato come completamente inattaccabile ai sensi delle normative europee, ma che in sostanza crea più problemi che soluzioni.
Mentre la regia di Štante non è esattamente delle più fluide, con un’eccessiva costruzione scena per scena che a volte rende la narrazione un po' forzata, il creativo ma disciplinato lavoro di macchina di Rok Nagode, il ritratto preciso del background e dell’atmosfera di alcuni luoghi di Lubiana e l’accompagnamento di tanta musica trap e hip-hop slovena e serba, mantengono il film solido e plausibile.
Ma ciò che lo sostiene di più sono le performance dei giovani attori, in particolare Zemljič e Šturbej, che con disinvoltura costruiscono personaggi che sono immediatamente riconoscibili e sempre più ambigui mano a mano che la storia va avanti, mentre la chimica tra loro è infusa di notevoli sfumature.
Consequences è una coproduzione delle compagnie slovene Temporama, NuFrame e 100, e l’austriaca Zwinger Film. Le vendite internazionali sono gestite dalla francese WIDE Management.
(Tradotto dall'inglese)
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