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INDUSTRIA Italia

Il mercato si incontra al 4° Festival del Documentario di Milano

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- Tre panel organizzati dal settore industry Visioni Incontra per fare il punto su offerta digitale, apporto delle Film Commission all’industria dell’audiovisivo e ruolo delle donne nei media

Il mercato si incontra al 4° Festival del Documentario di Milano
Silvia Della Sala, sceneggiatrice di Res Creata; Cinzia Masòtina, coordinatrice Visioni Incontra; Alessandro Cattaneo, regista di Res Creata; Francesco Bizzarri, direttore Festival Visioni dal Mondo; Michaela Guenzi, Lombardia Film Commission

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 di Alessandro Cattaneo si aggiudica il premio Visioni Incontra “Miglior Progetto Documentario 2018” al 4° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà di Milano. I vetri tremano [+leggi anche:
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di Alessandro FocaretaL’ora d’acqua di Claudia CiprianiStrange Fish di Giulia Bertoluzzi sono i film documentari vincitori del concorso “Storie dal mondo contemporaneo”. Cineuropa ha seguito i tre panel organizzati dalla sezione industry Visioni Incontra, coordinata da Cinzia Masòtina.

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“L’alleanza tra fisico e digitale per la gestione del nuovo paradigma di mercato” era mirato ad un incontro di produttori e autori con Giorgio Tacchia, fondatore e ad di Chili, piattaforma che ha sviluppato il primo “entertainment centred marketplace”. Tacchia ha spiegato che oltre alla possibilità di noleggio o acquisto, senza abbonamento, di contenuti video da guardare su un qualunque device (anche in HD), con prime visioni nella prima finestra di distribuzione, mesi prima della pay tv, Chili offre anche informazioni e recensioni sulle anteprime al cinema, un servizio di biglietteria e prenotazione cinema geolocalizzato, la possibilità di acquistare il merchandising originale dei character preferiti e i gadget ispirati ai film. Un’offerta differenziata rispetto alla concorrenza diretta delle altre piattaforme TVOD come Google Play e iTunes. “Il core business del nostro sviluppo è il modo in cui si presenta il prodotto all’utente, con un approccio editoriale di qualità, e mettendo il character al centro della strategia per crare una community”. Grazie al successo in Italia Chili ha esteso la sua offerta in Austria, Polonia, Germania e Regno Unito e tra gli azionisti ci sono anche cinque major: Paramount PicturesSony Pictures Entertainment20th Century Fox, Viacom e Warner Bros.

Anche per i documentari, Giorgio Tacchia suggerisce ai produttori di costruire un “viaggio” all’interno dell’idea creativa, utilizzando i meccanismi della viralità. “Il documentario KSI: Can’t Lose ha fatto crashare la nostra piattaforma Chili UK dopo un post su Istagram del distributore Sony”. Nel giugno scorso Chili e Magnitudo, casa di produzione cinematografica specializzata in film d’arte, hanno annunciato una partnership per portare documentari di qualità sulla piattaforma.

Il convegno “Il ruolo delle Film Commission: tra vocazione territoriale e coordinamento nazionale, tra impresa e cultura. Un patto possibile?” ha visto la partecipazione delle più importanti Film Commission italiane. La presidente dell’Associazione Italian Film CommissionsStefania Ippoliti, ha sottolineato che la nuova Legge sul Cinema consente di contare su una serie di finanziamenti che si affiancano agli investimenti delle singole Regioni e il compito delle FC sarà anche quello di internazionalizzare il prodotto audiovisivo e semplificare la burocrazia con il rafforzamento della relazione fra Stato e territori. Argomento approfondito da Bruno Zambardino, responsabile degli Affari Europei per il MIBAC Cinema, che ha annunciato un tavolo di coordinamento operativo per armonizzare la normativa con le politiche locali e valorizzare del cinema nazionale all’estero. Importante veicolo dell’immagine all’estero è il portale https://www.italyformovies.it/ con un database delle location e itinerari cineturistici.

L’assessore all'Autonomia e Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli ha promesso il rilancio della Film Commission Lombardia e l’intenzione di richiedere al governo centrale l’autonomia sulle risorse finanziarie pubbliche per l’audiovisivo, mentre Luca Ferrario di Trentino Film Commission ha riflettuto sulla ricerca di una identità da parte delle FCe scegliere se muoversi a livello locale o sviluppare il fronte dell’attrazione di grosse produzioni estere. Una visione allargata ed europea del sistema audiovisivo è quella richiesta dal direttore di Apulia Film CommissionMaurizio Sciarra, secondo il quale la battaglia è tra il Vecchio Continente e i grandi operatori internazionali. “L’audiovisivo ha una vocazione internazionale, la presenza all’estero va pensata e coordinata assieme, dai ministeri e tutte le categorie coinvolte”. Francesca Cima, presidente dei produttori Anica, ha sottolineato che questo èun momento propizio per il settore audiovisivo a livello globale, ma ha lanciato l’allarme sui dati forniti dal Mibac che parlano di un crollo degli investimenti medi, che incide sulla qualità del prodotto. “Il territorio, con i fondi regionali, gioca dunque un ruolo fondamentale”.

Ultimo panel quello su “Professionalità, talenti, networking ‘anche’ al femminile. Per una democratizzazione dell’audiovisivo oltre il genere”, in collaborazione con la WIFTM Women in Film, TV & Media Italia, nata ad aprile, che si è confrontata con le professioniste partecipanti. Kissy Dugan, presidente WIFTM Italia e Margherita Chiti, vicepresidente, hanno illustrato le iniziative della divisione italiana del network fondato negli Stati Uniti nel 1973 e che conta ad oggi più di 14.000 membri in tutto il mondo. WIFTM è un’associazione no profit aperta a tutte le professioniste e professionisti dell’industria dei media e dell’audiovisivo che hanno a cuore il ruolo delle donne nei mezzi di comunicazione e intrattenimento. WIFTM intende sostenere lo sviluppo professionale e la rappresentanza delle donne nell’industria dei media e dell’audiovisivo e di promuovere pari opportunità di impiego e di tutelare gli interessi delle professioniste del settore. Alla Mostra diVenezia, come già è stato fatto a Cannes e Locarno, Dissenso Comune e WIFTM hanno ottenuto la firma da parte della Biennale dela “Carta per la parità e l'inclusione nei festival di cinema, audiovisivo e animazione” promossa dal movimento internazionale 50/50 by 2020. La Biennale organizzerà un seminario annuale durante la Mostra per approfondire l’analisi dei dati sull’occupazione femminile. “Incontreremo altri festival per estendere il protocollo”, ha detto Kissy Dugan, “i prossimi appuntamenti sono il MIA - Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di Roma a ottobre e Far East Film di Udine. Vogliamo raccontare storie di donne per cambiare la mentalità, creare un “think tank project”, e organizzeremo incontri di networking per conoscerci meglio”. La WIFTM si occuperà direttamente di formazione nelle scuole per superare il gap esistente tra formazione e ingresso nel mondo del lavoro.

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