Il Black Movie festeggia con brio i suoi vent’anni
- Il festival di Ginevra, appuntamento svizzero imperdibile per gli appassionati di cinema indipendente, svela la programmazione della sua importante ventesima edizione
L’edizione 2019 (18-27 gennaio) del Black Movie proporrà ben 106 film (tra i quali 2 prime mondiali, 2 prime europee e 54 prime svizzere) provenienti da 56 paesi. Il tutto disseminato in 11 sezioni e accompagnato dalla presenza di 30 ospiti internazionali.
La sezione "A suivre…" metterà in avanti le opere di cineasti che accompagnano ormai da anni il Black Movie: Apichatpong Weerasethakul con il suo Blue, Hong Sang-soo (Grass), Sergei Loznitsa (Victory Day [+leggi anche:
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scheda film]) che concederà anche un’imperdibile Masterclass, o ancora Wang Bing che presenterà il suo ultimo documentario Dead Souls [+leggi anche:
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scheda film] (otto ore di proiezione!).
Per festeggiare come si deve i suoi vent’anni, il festival ginevrino propone quest’anno a nove amici cineasti di scegliere un film per loro emblematico. Questa intrigante ed eterogenea selezione sarà concentrata nella sezione "Carte blanche à suivre…". I cineasti invitati sono: Apichatpong Weerasethakul, Amat Escalante, João Rui Guerra da Mata e João Pedro Rodrigues, Brillante Mendoza, Carlos Reygadas, Zhang Miaoyan, Pen-ek Ratanaruang e Anocha Suwichakornpong.
Un’ulteriore sezione sarà invece capitanata da Edouard Waintrop, ex delegato della Quinzaine des réalisateurs di Cannes e attuale direttore dei Cinémas du Grütli di Ginevra, che presenterà la sua personale Carte blanche. In tutto, sei lungometraggi, ricordi vicini e lontani del suo passato a Cannes, raggruppati nella sezione "La Quinzaine vue par Edouard Waintrop".
Il Black Movie accoglierà quest’anno due importanti sezioni dedicate alle novità cinematografiche: "Cherchez la femme" ed "Esprit de famille". La prima interrogherà l’identità femminile attraverso sette film, tra i quali El viaje de Keta di Julio Bekhór e Fernando Sama e il rumeno Several Conversations about a Very Tall Girl di Bogdan Theodor Olteanu. La seconda permetterà invece di interrogare il concetto di comunità attraverso opere di registi quali lo spagnolo Isaki Lacuesta (Entre dos aguas [+leggi anche:
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intervista: Isaki Lacuesta
scheda film]), o il greco Babis Makridis che presenterà il suo Pity [+leggi anche:
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intervista: Babis Makridis
scheda film] o ancora Cyril Aris (The Swing).
La sezione "Nomades, XXI" si interesserà invece ai percorsi singolari e toccanti di un gruppo di individui in cerca di una vita migliore. Tra i film selezionati troviamo A Land Imagined [+leggi anche:
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scheda film] di Yeo Siew Hua (Leopardo d’oro a Locarno 2018), Central Airport THF [+leggi anche:
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intervista: Karim Aïnouz
scheda film] di Karim Aïnouz o ancora Poisson d’or, poisson africain di Thomas Grand e Moussa Diop. L’essere umano, questa volta alle prese con il potere e le armi, è al centro di un’altra sezione intitolata "Du côté de la force", che proporrà opere di Nasib Farah e Soren Steen Jespersen (Lost Warrior [+leggi anche:
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scheda film]), Talal Derki (Of Fathers and Sons [+leggi anche:
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scheda film]) e Kamal Tabrizi (Sly).
Infine, la sezione "Les dessous de l’histoire" si concentrerà sui legami complessi tra storia e cinema. Si potranno gustare opere di Malek Bensmaïl (La Bataille d’Alger, un film dans l’histoire) e l’atteso ultimo lavoro di Ciro Guerra e Cristina Gallego Pájaros de verano [+leggi anche:
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scheda film]. La sezione "Wakamatsu, l’enfant terrible" sarà invece dedicata all’omonimo regista giapponese. Il Black Movie offrirà quest’anno quattro premi tra i quali il Prix de la critique, il Prix Payot Petit Black Movie e il Prix des jeunes.
(Tradotto dal francese)
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