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SIVIGLIA 2018 Industria

Sistema Italia porta l’industria italiana a Siviglia

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- L'iniziativa organizzata dal Festival del Cinema Europeo insieme ad AGICI ha riunito un gran numero di produttori per illustrare la produzione in Italia

Sistema Italia porta l’industria italiana a Siviglia
José Luis Cienfuegos, Cristina Priarone, Marina Marzotto e Barbara Bettelli durante la tavola rotonda (© Concha de la Rosa/SEFF)

Quest’anno, il Festival del Cinema Europeo di Siviglia ha deciso di focalizzarsi su una delle industrie più importanti del continente. L’Italia è stata la nazione ospite di questa XV edizione, che si è concentrata su questo paese dopo il suo ingresso nel programma Ibermedia. Organizzato insieme ad AGICI – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti e Cineuropa, il programma, denominato Sistema Italia, ha invitato i rappresentanti dell'industria italiana al festival.

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Professionisti di compagnie come Alfea Cinematografica, Amarcord Films, C1V Edizioni, Dea Film, Haka Film, Kinedimorae, Mad Entertainment, ManaFilm, Oki Doki Film, Piroetta e Propaganda Italia hanno partecipato alle attività organizzate dal festival. L’Andalucía Film Commission ha invitato i partecipanti a visitare le location di Siviglia, per scoprire il potenziale delle riprese nella città.

Presentata dal direttore del festival, José Luis Cienfuegos, e alla presenza della responsabile delle attività industry, Olimpia Pont Cháfer, si è svolta anche una tavola rotonda dedicata alla coproduzione con l'Italia. La direttrice di Roma Lazio Film Commission, Cristina Priarone, la produttrice per Propaganda Italia e presidente di AGICI Marina Marzotto, e l'avvocatessa esperta di industria creativa Barbara Bettelli, dello Studio Legale BeLaw, hanno esposto alcuni punti circa il loro lavoro e su come possono offrire il loro aiuto ai produttori, sia spagnoli che italiani, interessati a collaborare con il sistema. "La Roma Lazio Film Commission ha sempre sviluppato opere di coproduzione, abbiamo trovato i fondi per questo", ha detto Priarone, enumerando i milioni di euro dedicati ogni anno alla promozione dell'industria nella sua regione, che riceve una media di 150 richieste all'anno di supporto da parte di professionisti e membro dell’associazione Italian Film Commissions, che offre il suo aiuto in tutto il paese. "L'Italia non è mai stata così aperta a iniziative di questo genere, la legislazione ha accolto i suggerimenti da parte dei professionisti: non possiamo pensare che in un mondo globalizzato il nostro settore non sia influenzato", ha commentato Bettelli, che ha spiegato ai partecipanti il funzionamento del credito fiscale italiano. "In questi anni abbiamo constatato che esiste un problema linguistico, i produttori hanno difficoltà a lavorare in un’altra lingua che non sia la loro. È importante cercare un produttore dell'altro paese come guida. Per questo siamo venuti in Spagna per parlare di Italia, perché abbiamo bisogno di creare questi corridoi di comprensione, e perché è molto importante rafforzare il sistema per trarne un beneficio reciproco", ha detto Marzotto.

Il programma si è completato con un case study sul lavoro di Carlo D’Ursi, professionista italiano direttore della casa di produzione madrilena Potenza Producciones, e le sue esperienze con il programma Ibermedia, oltre a una serie di incontri one-on-one tra i rappresentanti degli enti italiani e i professionisti presenti al festival.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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