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FILM Romania

Recensione: Moromete Family: On the Edge of Time

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- Il sequel di Stere Gulea del suo film originale del 1987 ha registrato il miglior weekend di apertura per un film nazionale degli ultimi decenni

Recensione: Moromete Family: On the Edge of Time

Uscito nel 1987, The Moromete Family di Stere Gulea divenne noto come il "miglior adattamento rumeno di sempre" (un'etichetta discutibile, considerato che gran parte degli adattamenti realizzati furono rovinati dalla propaganda comunista prima del 1989 o dagli eccessi cinematografici degli anni '90). Tre decenni dopo, il regista torna ai suoi personaggi popolari in Moromete Family: On the Edge of Time [+leggi anche:
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, uno lavoro modesto che ha goduto del miglior debutto per un film nazionale in Romania dagli anni '90, con oltre 52.000 spettatori registrati nel corso del suo primo fine settimana in sala.

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Il film potrà aver avuto un'anteprima internazionale nella selezione del recente Thessaloniki International Film Festival, ma il suo cuore è ostinatamente rumeno, in quanto è il seguito di un film che è stato visto poco fuori dal paese. Pensata per il pubblico locale, la sceneggiatura di Gulea parte dall'idea che tutti abbiano familiarità con il passato dei Morometes e si interessa al suo "presente", collocato negli anni '40, quando la Romania gradualmente soccombe al comunismo. Vediamo gli orrori della collettivizzazione dal punto di vista dei Morometes, in particolare il patriarca della famiglia, Ilie (Horaţiu Mălăele, che sostituisce in modo molto convincente il Victor Rebengiuc del film originale), e suo figlio minore, Niculae (un piuttosto limitato Ionuţ Paştina, la cui performance monocorde non riesce a trasmettere il dramma di un giovane diviso tra due epoche).

Le carenze della sceneggiatura derivano dall'approccio episodico alla storia, poiché in troppe scene un personaggio entra nell'inquadratura salutando gli altri personaggi e offrendo la propria opinione su ciò che accade nel villaggio. Questo meccanismo per fornire informazioni al pubblico diventa presto estremamente ripetitivo, ma anche così, la storia rimane potente, mentre esplora un tempo che non si vede spesso ritratto nel cinema rumeno: il dramma dei contadini che vedono il loro mondo – governato dai capricci della natura, le loro fatiche e la legge del mercato – sostituito da qualcosa che considerano innaturale e offensivo.

Nel mezzo di questi cambiamenti, Ilie Moromete chiede profeticamente a se stesso e a quelli che lo circondano: "Pensi che questo sia buono?". Gulea non cade nella trappola di far prendere al protagonista una posizione, il che sarebbe stato tanto facile vista la distanza di sicurezza degli anni trascorsi, e in qualche modo, la storia e questa inquietante domanda riescono a fornire un commento non solo al passato della Romania, ma anche al suo presente, visto che i politici del paese sembrano oggi così intenzionati ad abbracciare obiettivi e metodi illiberali.

Moromete Family: On the Edge of Time è un film piuttosto dimenticabile, ma estremamente importante per capire cosa vuole il pubblico rumeno e come l'industria cinematografica può assecondarlo. Data la ricezione piuttosto fredda che la produzione cinematografica rumena di solito riceve in casa, il successo del lungometraggio di Gulea non è solo merito dell’efficace campagna promozionale pianificata dal distributore, Transilvania Film, ma anche della nostalgia stessa. Nonostante tutte le sue carenze, questo successo locale potrebbe aprire le porte a un profluvio di sequel basati sui successi del cinema rumeno del passato.

Moromete Family: On the Edge of Time è prodotto da Libra Film Productions. E’ uscito il 16 novembre con Transilvania Film, ed è stato visto da 118.000 spettatori negli ultimi dieci giorni.

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(Tradotto dall'inglese)

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