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BLACK NIGHTS 2018 Concorso opere prime

Recensione: Vitoria, 3 de marzo

di 

- Il regista esordiente Víctor Cabaco ricrea un tragico dramma storico, avvenuto in Spagna nel 1976, con il supporto documentale di immagini e suoni

Recensione: Vitoria, 3 de marzo

Libertà, giustizia e parità dei diritti non furono immediatamente abbracciati in Spagna con la morte del famigerato dittatore Francisco Franco, nel 1975, ma la lotta contro la tirannia dello Stato continuò più a lungo. Questo ricorda Vitoria, 3 de marzo [+leggi anche:
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, film di finzione basato su eventi reali che segna il battesimo alla direzione di lungometraggi del cineasta di Santander Víctor Cabaco. Il regista, oltre alla ricostruzione storica basata su oggetti di scena, costumi e acconciature e una sceneggiatura scritta da Juan Ibarrondo e Héctor Amado eseguita da attori come Ruth Díaz (premio a Venezia 2016 per La vendetta di un uomo tranquillo [+leggi anche:
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intervista: Raúl Arévalo
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), Mikel Iglesias e Amaia Aberasturi, ha contato per il suo primo lavoro sul supporto di immagini documentarie e registrazioni reali della radio della polizia, tratte dal fatidico giorno che ricostruisce il film, proiettato nell'ambito del Concorso opere prime del Festival Black Nights di Tallinn.

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Con la musica particolarmente epica di José Luis Canal e un montaggio che raggiunge momenti di grande impatto e azione ad opera di Álvaro Herrero, Vitoria, 3 de marzo, ha un aspetto che potrebbe ricordare alcune nostalgiche serie televisive, ma si allontana dal loro tono morbido mettendo il dito nella piaga di un episodio sanguinoso e imbarazzante che si verificò nella Spagna che si lasciava alle spalle la dittatura e iniziava una nuova fase di monarchia parlamentare. Ma i potenti dei decenni passati non sembravano disposti a permettere alla società di cambiare, specialmente perché erano abituati a imporre i loro abusi usando l'intimidazione e la violenza.

Cabaco – che fino ad ora ha lavorato come assistente alla regia di Kepa Sojo, dei fratelli Ibarretxe e di Koldo Serra, oltre a realizzare alcune puntate della serie TV Compañeros – ricrea quei giorni turbolenti mettendo la sua cinepresa accanto a una famiglia borghese, che è profondamente influenzata da ciò che accade nella città basca in cui vive. Il padre, giornalista, subisce il ricatto dei suoi potenti boss, mentre sua figlia è fortemente coinvolta nella lotta operaia, sostenendo uno sciopero generale e partecipando alle assemblee contro le quali interverrà la polizia armata. E’ proprio l'attiva presenza femminile negli eventi rievocati a rappresentare uno dei punti a favore di questo film di buona fattura e, in generale, ben interpretato, che denuncia come l'uccisione di cinque lavoratori, ordinato dal governo centrale, rimanga ancora spudoratamente impunito.

Vitoria, 3 de marzo, che ha avuto la sua prima mondiale lo scorso settembre, al gala EITB, durante la celebrazione del 66° Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián, è un film prodotto da Zaramaga Films AIE – Sonora Estudios e Gariza Films, che ha contato anche sull’appoggio dell’ICAA e la cui distribuzione è affidata a Barton Films. Delle sue vendite internazionali si occupa Filmax.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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