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SUNDANCE 2019 Midnight

Recensione: The Hole in the Ground

di 

- Il regista esordiente Lee Cronin esplora l’amore di una madre per suo figlio in questo horror contemporaneo

Recensione: The Hole in the Ground
James Quinn Markey e Seána Kerslake in The Hole in the Ground

L’horror irlandese The Hole in the Ground [+leggi anche:
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è approdato al Sundance nello slot Midnight circondato da un brusio solitamente riservato ai registi affermati, piuttosto che ai neofiti come Lee Cronin. L'attesa era in parte attribuibile al fatto che il corto di Cronin del 2016 Ghost Train aveva raccolto un discreto seguito tra i fan del genere, e prima dell'evento di Park City, il lungometraggio del regista irlandese è stato acquistato in tutto il mondo da noti distributori. Le voci davano The Hole in the Ground come l’Hereditary di quest'anno, ed è facile capire da dove derivino i paragoni: il genere horror, una forte performance femminile centrale (in più il personaggio è anche una madre) e un vago finale psicologico che ti lascia a interrogarti sul significato di ciò che è successo prima. Ma nonostante l’epilogo confusionario, The Hole in the Ground è, per la maggior parte, troppo convenzionale per sopravvivere al lancio pubblicitario.

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La performance di Seána Kerslake nei panni di Sarah, una giovane madre in fuga dalla fine della sua relazione, è probabile che metterà l'attrice di A Date for Mad Mary [+leggi anche:
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in cima alla lista dei desideri di molti direttori di casting. È il viaggio di Sarah che sostiene il film, specialmente perché gli eventi potrebbero essere tutti frutto della sua immaginazione, una manifestazione del trauma che segue la fine di una relazione significativa. Di fatto, bisognerebbe mettere in discussione lo stato mentale di ogni personaggio che decide che sia una buona idea trasferirsi in una capanna nei boschi. Al suo fianco c'è suo figlio Chris (James Quinn Markey), che è in quell'età in cui può chiedere a sua madre perché papà non viene, e poi accusarla di essere una bugiarda quando ammette che il suo status di relazione è "complicato". Cronin non perde tempo nel passare all'inseguimento, con la loro auto improvvisamente sobbalzata sulla strada e il pubblico che ha la prima visione inquietante della vicina di casa Noreen Brady (l’habitué di Aki Kaurismäki Kati Outinen).

Una volta che Chris trova il buco inspiegabile e massiccio nel terreno, il rapporto tra il giovane ragazzo e sua madre comincia a sfaldarsi sempre di più. È il racconto di un divorzio in cui Cronin rende omaggio a così tanti classici dell'orrore che trascura di creare il proprio. L'azione ha più successo quando passa dai momenti di spavento al trauma psicologico, quando ci sfida a entrare in sintonia con il fragile stato d'animo di Sarah, in stile Antichrist [+leggi anche:
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intervista: Lars von Trier
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di Lars von Trier. Il titolo ricorda anche la canzone omonima di Bernard Cribbins sul divario di classe, in cui la sepoltura dei demoni è una mossa necessaria per chiunque voglia andare avanti nella vita. Il film è meno chiaro della canzone, con l'immenso cameo di James Cosmo che introduce la possibilità che qualcosa di più grande e più sociale possa essere in atto qui. Detto questo, Cronin non riesce a riempire i vari buchi di sceneggiatura per creare un'esperienza complessiva soddisfacente.

The Hole in the Ground è una produzione irlandese-britannico-belga guidata da Savage Productions in associazione con l’Irish Film Board, Bankside Films, Head Gear Films, Metrol Technology e il Broadcasting Authority of Ireland, in coproduzione con la belga Wrong Men. Bankside Films guida le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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