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Fuori Concorso -
Monsieur Ibrahim...

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- Nel film di Dupeyron presentato fuori concorso il Leone alla carriera festeggia 50 anni di cinema con una grande interpretazione e un inno alla tolleranza

Un ritorno in grande stile per Omar Sharif dopo qualche anno di lontananza dagli schermi e dalle passerelle. L’attore di origini egiziane, 71 anni, è arrivato a Venezia per ricevere stasera il Leone d’Oro alla carriera e per presentare Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran [+leggi anche:
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. Il bel film di Francois Dupeyron, tratto dal romanzo di Eric Emmanuel Schmitt, è un inno alla tolleranza, alla gioia di vivere e al sorriso.

Ambientato nella Parigi degli anni ’60, colorata dalla musica francese, dal rock ‘n roll americano e dal cinema della Nouvelle Vague, il film narra con grazia e ironia il legame profondo che nasce tra un vecchio bottegaio arabo e un giovane ebreo (Pierre Boulanger che ricorda vagamente l’Antoin Doinel di Truffaut) . “E’ la storia dell’incontro tra due solitudini” – ha spiegato Omar Sharif – “un film sulla tolleranza e sull’amore”.

Una risposta intelligente all’odio dei nostri tempi da parte del regista francese: “Le barriere fra gli uomini sono create dagli uomini. Ma proprio per questo possono essere abbattute”. E il film, con un sorriso lungo 94 minuti, va proprio in questa direzione.

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