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BELGRADE FEST 2019

Recensione: Love Cuts

di 

- Il secondo lungometraggio di Kosta Djordjević racconta la storia di un fatidico giorno nella vita di un'adolescente di Belgrado

Recensione: Love Cuts
Kristina Jovanović e Mladen Sovilj in Love Cuts

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, la seconda pellicola firmata Kosta Djordjević, regista serbo, è stata proiettata in anteprima nazionale in occasione del 47° Belgrade International Film Festival FEST. Questa storia urbana segue le avventure di una carismatica adolescente durante un fatidico giorno d’estate.

Quando incontriamo Aja (Kristina Jovanović), un’impertinente adolescente di Belgrado, la troviamo chiaramente annoiata in una piscina pubblica all’aperto, mentre parla con sua madre al telefono, mentendo dicendole di essere in biblioteca. Dopo aver raccolto dei soldi dai suoi amici in piscina, si reca in centro per comprare la colazione al suo ragazzo Igor (Mladen Sovilj). Poiché il ragazzo non risponde né al campanello, né alle sue chiamate, anzi lo sente squillare all’interno dell’appartamento, Aja decide di sfondare la sottile porta ed entrare. Una volta che Igor arriva, litigano pesantemente e si lasciano per la centesima volta. 

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Arrivata nel suo quartiere, Aja incontra un paio di amici scansafatiche e la sua “migliore amica” Maja (Djurdjina Radić), che sta flirtando con uno dei ragazzi. Quando un gruppo di giovani teppisti inizia a prenderli in giro, Aja difende l’amica Maja e finisce per essere ferita (principalmente è colpa sua piuttosto che del ragazzo con il coltello in mano). 

Così Aja, ferita nell’orgoglio e nel corpo, pretende che il leader dei teppisti del suo quartiere, Ivke (Marko Janketić), picchi quei ragazzini. Tuttavia, dopo una serie di messaggi scambiatisi con Igor, la vediamo raggiante d’amore, cambia idea e decide di pagare Ikve affinché non picchi nessuno. Ma le voci circolano veloci nel ghetto e la situazione inizia a sfuggirle di mano.

Composto principalmente da scene in sequenza e con la  fluida ripresa manuale di Bojana Andrić (The Samurai in Autumn [+leggi anche:
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scheda film
]
), Love Cuts realizza in modo più che soddisfacente il concetto di “un giorno di una vita”. Il film rispecchia la dinamicità e rapidità della stessa protagonista, che impariamo a conoscere e di cui, anche se con qualche antipatia, comprendiamo il bisogno ossessivo d’amore. Aja è la tipica ragazza di città che bisogna rispettare, per quanto stupidamente si comporti a causa della sua passione o del suo atteggiamento menefreghista. E così anche Maja, seppure più manipolatrice e certamente più maliziosa. Sebbene siano comparse in alcune serie TV e film, le due attrici sono primariamente musiciste e  questa energia ribelle e positiva è molto presente nel film.

Jovanović ha un ruolo molto complicato: Aja trascorre la maggior parte del film con una ferita nel fianco, cucita da un amico veterinario di Maja. Pur dovendo zoppicare e sussultare la maggior parte del tempo, è riuscita a interpretare egregiamente il suo personaggio, nonostante tenda a accentuare troppo alcuni stati psicologici. Eppure, il suo carisma eclissa il problema, rendendola un talento vero e proprio da guardare, nonché una futura stella nascente nel mondo cinematografico. 

Il centro di Belgrado affascinante ma mal ridotto, viene mostrato molto realisticamente e l’atmosfera della torrida giornata di agosto ben rappresentata dalla jazzata colonna sonora di Filip Mitrović.

Love Cuts è una coproduzione delle serbe Kinematografska Kuća e Platforma e della croata Marinis Media. La Soul Food Films di Belgrado detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese da Carlotta Cutrale)

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