Venezia 2003 - Giornata dei Ministri
- Il ministro della cultura italiano Urbani al termine della riunione dei 25 Paesi UE: "Co-distribuzione e nuove tecnologie le due soluzioni per un cinema veramente europeo"
Giuliano Urbani: videointervista
Co-distribuzione e nuove tecnologie: sono le due possibili soluzioni per un cinema veramente europeo.
A queste conclusioni è giunto l'incontro a Venezia dei ministri dell'Unione Europea sul problema della circolazione dei film europei. Oltre ai responsabili delle politiche culturali dei 15 paesi dell'Unione Europea, hanno partecipato anche i ministri della Cultura dei 10 paesi in attesa di adesione all'UE.
Alla fine dei lavori i ministri hanno consegnato un documento alla rappresentante della Commissione Europea Viviane Reding in modo da giungere in breve tempo a dei provvedimenti legislativi.
"La questione della non sufficiente circolazione dei nostri film fuori dai confini nazionali - ha spiegato alla stampa il ministro della cultura italiano Giuliano Urbani - è sembrato a tutti centrale e suscettibile di interventi importanti. Le quote di mercato sono basse. Solo un terzo dei film prodotti in Europa circola in altri paesi europei. In tv accade di peggio: si parla del 24 per cento. Le cifre degli incassi sono deludenti: dal 5 all'8 per cento. Veramente pochissimo. Meno dell'1 per cento dei film che escono è distribuito nella metà d'Europa, supera cioè i sette paesi. E i paesi compresi in questa quota sono soltanto sei. Si tratta dei film di grandi registi, che hanno sufficiente capacità di essere esportati".
Il ministro spiega che in realtà "la stagione è ricca di creatività. Dunque c'è la qualità come base di partenza. Vogliamo dunque facilitare in ogni modo la cooperazione tra nazioni. Ci sono pochi distributori che operano su più di 7 paesi. Vogliamo favorire la collaborazione non solo con il puro sostegno finanziario, che non è l'arma più efficace. La chiave sembra essere quella del network, della cooperazione di singole entità. Dal lato della produzione una rete di co-produzioni stabile; dal lato della distribuzione un network consolidato di accordi di co-distribuzione potrebbe garantire alle produzioni nazionali l'accesso al mercato europeo che oggi non viene raggiunto".
Una strategia che potrà essere aiutata da un parallelo investimento nelle nuove tecnologie in particolare nelle fasi di diffusione e proiezione. Questo sforzo, supportato dall'Unione e non lasciato interamente ai singoli esercenti o distributori, potrà in futuro abbassare i costi della circolazione extra-nazionale delle opere, facilitando gli accordi di co-distribuzione.
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