Tulse Luper suitcases'
- Peter Greenaway riprende il suo viaggio nel labirintico mondo di Tulse Luper con la terza parte della serie, evento speciale nella sezione ‘Controcorrente’
Prosegue il viaggio di Peter Greenaway nell'affascinante universo dello scrittore Tulse Luper con The Tulse Luper Suitcases: Antwerp, presentato ieri come evento speciale nella sezione ‘Controcorrente’.
Sempre più lanciato nel labirintico viaggio alla ricerca di un genere nuovo, che superi il concetto tradizionale di cinema, che considera ormai morto, Greenaway affronta la terza prova della sua monumentale opera con la consueta attenzione per la ricercatezza visiva, i numeri ed il gusto della citazione.
Una vera trama non c'é: collages di immagini, voci e rumori si sommano, in un enigma sempre più complesso che scivola, spesso, in un pretenzioso gioco intellettualistico senza apparenti chiavi di lettura.
"Il cinema è un mezzo narrativo scarso, che può essere rivitalizzato soltanto dalla scrittura, e da immagini che creino l'atmosfera", dice Greenaway, "Le valigie di Tulse Luper uscirà in dvd, lo preferisco alla pellicola per l'interattività che offre".
Il prossimo capitolo della serie, inizialmente pensata in 16 episodi (tanti quanti gli imprigionamenti di Luper), ridotti successivamente a tre e probabilmente in vista di una nuova espansione a cinque, verrà presentato a febbraio, nel corso dell'Internationale Filmfestspiele Berlin.
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