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FILM / RECENSIONI

Recensione: Boi

di 

- Pedro Hernández, di Aquí y Allí Films, produce il debutto alla regia di Jorge M. Fontana, un film che coniuga mistero, thriller, commedia e sogno

Recensione: Boi
Adrian Pang, Andrew Lua e Bernat Quintana in Boi

Pedro Hernández ha sempre puntato, con la sua compagnia Aquí y Allí Films, su talenti alternativi e imprese audaci: ha aiutato, per esempio, Carlos Vermut a realizzare il suo affascinante Magical Girl [+leggi anche:
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intervista: Carlos Vermut
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, ha accompagnato il debutto alla regia dell’affermato drammaturgo Miguel del Arco con Las Furias [+leggi anche:
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e ha conquistato un meritato Independent Spirit Award l’anno scorso grazie a La vida y nada más [+leggi anche:
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intervista: Antonio Méndez Esparza
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, secondo film di Antonio Méndez Esparza. Producer on the Move della European Film Promotion a Cannes 2016 (leggi l’intervista), il madrileno ha dedicato molto tempo e duro lavoro al progetto Sangre razonable, titolo iniziale di questo film chiamato poi Boi [+leggi anche:
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, opera prima del catalano Jorge M. Fontana che arriva questo venerdì, 29 marzo 2019, nelle sale cinematografiche spagnole.

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Con una sceneggiatura dello stesso Fontana e la speciale collaborazione del grande José Sacristán, Boi è anche il nome del suo protagonista, un giovane che si avvicina ai trent'anni ed è in un momento particolarmente confuso della sua esistenza. Aspirante scrittore, la sua ragazza (incinta) non gli risponde al telefono e lui inizia a lavorare come autista. Il suo primo incarico sarà quello di trasportare due arroganti uomini d'affari asiatici appena sbarcati a Barcellona, che vengono a chiudere un oscuro accordo commerciale.

Cominciano così alcune giornate particolarmente intense per Boi, che si vedrà immerso in un mondo estraneo, pieno di elementi inquietanti che ci fanno chiedere, a un certo punto, se ciò che vive sia reale oppure frutto di un incubo diabolico: persone che appaiono ripetutamente, club di atmosfera opprimente, violenza contenuta (e, a volte, esplosiva) e dialoghi surreali si susseguono. Nel frattempo, l'auto lucente che guida circola in una Barcellona dall'atmosfera inquietante, amplificata dalla colonna sonora – di sapore elettronico anni Ottanta – composta da El Guincho (collaboratore della cantante Rosalía nel suo album di successo El mal querer) per questo film, girato in 35 mm, in cui si percepisce una grande ammirazione per maestri come David Lynch, Michael Mann e Martin Scorsese.

Anche se la trama che ruota attorno ai cinesi è un po' confusa, l'attore principale (Bernat Quintana) manca un po’ di carisma e il conflitto tra tassisti e NCC che ha riempito i media spagnoli negli ultimi mesi è solo accennato, Boi – con dialoghi in francese, inglese, mandarino e castigliano – mantiene la suspense, regala momenti di narrazione fantasmagorica e riporta al cinema, in un piccolo ruolo, David Sust, che nel film di culto del 1988 Tras el cristal di Agustí Villaronga si prendeva la sua rivincita sul nazista che lo aveva torturato da bambino.

Boi è una produzione di Aquí y Allí Films e Versus Entertainment, che conta sull’appoggio dell’ICAA ed è distribuito e venduto in tutto il mondo da Filmax.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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