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PRODUZIONE Italia

James Ivory riflette sul cinema in Dance Again With Me Heywood!

di 

- Il regista americano premio Oscar compare come narratore nel film di Michele Diomà girato a New York e attualmente in fase di postproduzione

James Ivory riflette sul cinema in Dance Again With Me Heywood!
Un'immagine di Dance Again With Me Heywood!

James Ivory, vincitore nel 2018, all’età di 89 anni, dell’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per Chiamami col tuo nome [+leggi anche:
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, è tra gli interpreti di Dance Again With Me Heywood! di Michele Diomà, attualmente in fase di postproduzione. In questa sorta di favola girata in inglese e ambientata nella Manhattan contemporanea Ivory avrà il ruolo di narratore e affiancherà i due giovani attori protagonisti, Giorgio Arcelli Fontana e Ottavia Orticello

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Dance Again With Me Heywood! è costruito su due binari narrativi che si intersecano, uno di pura fiction, nel quale assistiamo alle surreali vicende esistenziali del giovane Heywood, che vive su un tetto di New York, l'altro documentaristico, dove appare in prima persona James Ivory, che riflette su quello che è stato fino ad ora il Cinema e su quello che potrebbe diventare in futuro. All'interno del film, arricchito anche con delle animazioni, vi è un continuo gioco di passaggi da un linguaggio cinematografico all'altro, attraverso il quale i due protagonisti, Heywood e la donna con l'immaginaria "sindrome della farfalla di Luna" affrontano un viaggio metafisico.

In esclusiva per Cineuropa, il regista ha rivelato la scoperta riscontrata durante il film in un'opera esposta al MoMA - Museum of Modern Art di New York. “Vistando il museo, un quadro mi aveva davvero sorpreso, “La Bohémienne endormie” dell’artista francese Henri Rousseau, un’opera realizzata nel 1897. Un particolare aveva attratto  la mia  attenzione, ovvero la luna presente alle spalle della zingara. Era la luna che avevo visto migliaia di volte in Le Voyage dans la Lune di Georges Mélièsdel 1902! Entrambe hanno un volto umano ironico e surrealista”. Per Michele Diomà - che già nel 2015 aveva dedicato il suo documentario prodotto da Renzo Rossellini Born in the U.S.E. - Nato negli Stati Uniti d'Europa alla nascita del cinema - è possibile affermare che Méliès si sia ispirato alla luna dipinta da Rousseau, “creando il primo anello di congiunzione tra pittura e cinematografia, in un periodo storico in cui soltanto la pittura era considerata arte, mentre il cinema, come sappiamo, un’invenzione destinata a divertire per pochi anni il pubblico più incolto. Una scoperta che permette ancor più di attribuire pari dignità culturale al cinema ed alla pittura”. 

Prodotto dall’italiana New York Neorealism Factory, società fondata dal regista, Dance Again With Me Heywood! si avvale della fotografia di Sasha Smolina, del montaggio di Matteo Belletta e le musiche di Sergio Fiorentino.

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