Fine riprese per Si muore solo da vivi
- Il lungometraggio d’esordio di Alberto Rizzi ha come sfondo il terremoto in Emilia del 2012, con protagonisti Alessandro Roja e Alessandra Mastronardi. Produce K+

Si sono concluse a Gualtieri (Reggio Emilia) le riprese di Si muore solo da vivi, primo lungometraggio di Alberto Rizzi, già drammaturgo, regista teatrale e autore di cortometraggi. Scritto dal regista con Marco Pettenello (Io sono Li [+leggi anche:
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scheda film]), il film si preannuncia una commedia romantica piena di colori e sentimenti, sullo sfondo del terremoto in Emilia del 2012, con protagonisti Alessandro Roja (visto di recente al cinema in Ma cosa ci dice il cervello [+leggi anche:
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scheda film] e in tv ne La compagnia del cigno) e Alessandra Mastronardi (tra i suoi ultimi lavori, L’agenzia dei bugiardi [+leggi anche:
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scheda film] e la serie tv I Medici - Lorenzo il Magnifico).
Si muore solo da vivi ruota attorno a Orlando, che ha tutta l'aria del perdente: a quarant'anni vive alla giornata sulle sponde del Po, pigro, solitario e sulla via della resa. Finché il terremoto del 2012 non lo costringerà a rimettersi in gioco, tra nipoti a cui badare, una band da rimettere in piedi e soprattutto un grande amore, Chiara, che si riaffaccia dal passato.
“Partendo da un evento drammatico come il sisma che ha colpito l’Emilia”, spiega il regista, “ho voluto realizzare, con profondità e leggerezza, un omaggio alla forza di questa terra e della sua gente: una commedia sulle seconde occasioni, ambientata in un mondo di musicisti di provincia, pescatori e balere color zafferano”.
Nel cast, tra gli altri, anche Neri Marcorè, Francesco Pannofino, Ugo Pagliai e Amanda Lear.
Si muore solo da vivi è prodotto da Nicola Fedrigoni e Valentina Zanella per K+ (già dietro Finché c’è prosecco c’è speranza), con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission e Mantova Film Commission.
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