email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

LOCARNO 2019 Concorso

Locarno 72, una prima ricca edizione per Lili Hinstin

di 

- “Il Locarno Festival è rispettato perché è un grande festival mondiale che si concede grandi rischi”, così la nuova direttrice artistica definisce il "suo" festival

Locarno 72, una prima ricca edizione per Lili Hinstin
Vitalina Varela di Pedro Costa

Arrivato alla 72esima edizione, il Locarno Film Festival (7-17 agosto) consolida il concetto di libertà e stupore già fortemente sostenuto da Carlo Chatrian che ha lasciato il comando del festival a Lili Hinstin. Non certo pronta a cedere a compromessi, quest’ultima promette una prima edizione sotto i suoi comandi che “scuota, sorprenda, disturbi ed interroghi”. Una missione di sicuro non facile ma indispensabile per un festival che si definisce al contempo come innovativo/innovatore e popolare (pensiamo alla programmazione della Piazza Grande e ai suoi 8'000 spettatori - leggi la news sulle sezioni paralleli).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

“Questa 72esima edizione si caratterizza per la questione dello spostamento. Il tempo e il movimento che da sempre caratterizzano il Festival sono lo spostamento rispetto alla norma, a tutte le norme. Il Locarno Film festival è fuori norma”. Una linea di pensiero, quella di Lili Hinstin, che ben si addice ad una programmazione variegata ed eclettica che annovera registi seminali quali Pedro Costa accanto a nuovi e promettenti registi come Basil Da Cunha, entrambi selezionati nel Concorso Internazionale. Una volontà di apertura anche rispetto a nuovi territori quali la realtà virtuale e le opere comprese tra i 40 e i 59 minuti presenti nelle differenti competizioni.

Fuori norma è anche sicuramente il Pardo d’onore Manor di Locarno 72 che andrà allo scoppiettante John Waters e al suo universo inclassificabile e indubbiamente libero. Sarà invece una donna, la montatrice franco-americana Claire Atherton, dallo sguardo affilato e visionario a ricevere l’importante Vision Award Ticinomoda. Una figura importantissima che ha accompagnato per più di 30 anni l’immensa Chantal Akerman (che nel 2015 ha presentato proprio a Locarno il suo ultimo film No Home Movie [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
). Nuovo invece il Premio Utopia assegnato a Enrico Ghezzi, creatore della trasmissione Fuori Orario du Rai 3 che ha materializzato il sogno della televisione come vettore di conoscenza e democrazia.

Un numero decisamente elevato di film europei (fra produzioni e coproduzioni) marca quest’anno il Concorso Internazionale che vede competere nella stessa categoria autori chiave della contemporaneità, cineasti già acclamati ma anche numerosi nuovi registi. L’audacia e la volontà di “spostarsi” verso nuovi territori reali come figurati è ripresa dalle tematiche trattate, come quella del documentario Israeliano svedese During Revolution [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
di Maya Khoury. Un primo lungometraggio potente sulle conseguenze estreme dell’intervento politico nel conflitto siriano. Fra i film più attesi c’è di sicuro Vitalina Varela [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
che marca il ritorno di Pedro Costa, uno dei mostri sacri della cinematografia mondiale. Viatlina Varela racconta lo straziante rientro in Portogallo dopo 25 anni di una capoverdiana.

Fra i grandi autori presenti in concorso quest’anno: il giapponese Koji Fukada e la sua coproduzione fra Giappone e Francia A Girl Missing [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, A Voluntary Year [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Henner Winckler
scheda film
]
 dei tedeschi Ulrich Köhler e Henner Winckler, e Terminal Sud [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
del regista algerino-francese Rabah Ameur-Zaïmeche. Fra i registi francesi presenti in concorso troviamo anche la giovane Nadège Trebal e il suo Douze Mille [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, così come l’atteso ultimo film di Damien Manivel Les Enfants d’Isadora [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Damien Manivel
scheda film
]
.

Molte anche le coproduzioni che vedono coinvolta la Francia: A febre [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Maya Da-Rin
scheda film
]
(coproduzione fra Brasile, Francia e Germania) della regista emergente Maya Da-Rin, Echo [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Rúnar Rúnarsson
scheda film
]
(Islanda/Francia/Svizzera) del già consolidato regista islandese Rúnar Rúnarsson, Cat In The Wall [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mina Mileva, Vesela Kazakova
scheda film
]
(Bulgaria/Gran Bretagna/Francia) delle registe bulgare Mina Mileva e Vesela Kazakova al loro primo lungometraggio di finzione. Una coproduzione con la Francia anche quella del regista indonesiano Yosep Anggi Noen e il suo The Science of Fictions [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
(Indonesia/Malesia/Francia). Oltre a Pedro Costa, il Portogallo sarà presente in concorso anche con Technoboss [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: João Nicolau
scheda film
]
di João Nicolau. La Spagna sarà invece rappresentata da un solo film Longa noite [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Eloy Enciso
scheda film
]
, l’ultimo lungometraggio di Eloy Enciso. Idem per l’Italia che concorrerà grazie al primo lungometraggio di Maura Delpero, Maternal [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Maura Delpero
scheda film
]
. Dulcis in fundo la Svizzerà sarà rappresentata da uno dei suoi registi più interessanti e promettenti: Basil Da Cunha e il suo secondo lungometraggio ambientato alla periferia di Lisbona O Fim do Mundo [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Basil Da Cunha
scheda film
]
.

Concorso Internazionale

A febre [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Maya Da-Rin
scheda film
]
Maya Da-Rin (Brasile/Francia/Germania)
Echo [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Rúnar Rúnarsson
scheda film
]
Rúnar Rúnarsson (Islanda/Francia/Svizzera)
Cat In The Wall [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mina Mileva, Vesela Kazakova
scheda film
]
Mina Mileva, Vasela Kazakova (Bulgaria/Gran Bretagna/Francia)
A Voluntary Year [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Henner Winckler
scheda film
]
Ulrich Köhler, Henner Winckler (Germania)
Douze mille [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
Nadège Trebal (Francia)
During Revolution [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
Maya Khoury (Siria/Svezia)
The Science of Fictions [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
Yosep Anggi Noen (Indonesia/Malesia/Francia)
Maternal [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Maura Delpero
scheda film
]
 – Maura Delpero (Italia/Argentina)
Les Enfants d’Isadora [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Damien Manivel
scheda film
]
Damien Manivel (Francia/Corea del Sud)
Longa noite [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Eloy Enciso
scheda film
]
Eloy Enciso (Spagna)
O Fim do Mundo [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Basil Da Cunha
scheda film
]
Basil Da Cunha (Svizzera)
Height of the WavePark Jung-bum (Corea del Sud)
Technoboss [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: João Nicolau
scheda film
]
João Nicolau (Portogallo/Francia)
Terminal Sud [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
Rabah Ameur-Zaïmeche (Francia)
The Last Black Man in San FranciscoJoe Talbot (Stati Uniti)
Vitalina Varela [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
Pedro Costa (Portogallo)
A Girl Missing [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
Koji Fukada (Giappone/Francia)

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy