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VENEZIA 2019

Il Lido è in attesa di star e autori

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- A una settimana dalla presentazione del programma, il cerchio si stringe sui nomi più attesi: Woody Allen e Roman Polanski, James Gray, l’habitué italiano Mario Martone, Ulrich Seidl, Roy Andersson

Il Lido è in attesa di star e autori
Hirokazu Kore-eda, Jessica Palud, Pietro Marcello, Mario Martone, Robert Guédiguian, Roy Andersson, Ulrich Seidl, Fabienne Berthaud e Roman Polanski

In attesa della conferenza stampa del direttore Alberto Barbera, il prossimo 25 luglio, le uniche cose certe della 76a Mostra di Venezia sono il Leone d’Oro alla carriera per Pedro Almodovar, reduce dal festival di Cannes con Dolor y gloria [+leggi anche:
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intervista: Antonio Banderas
Q&A: Pedro Almodóvar
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, e quello alla grande attrice e regista britannica Julie Andrews. Si rincorrono però numerosi voci sui film che potrebbero essere in corsa per i premi assegnati dalla giuria internazionale presieduta dalla regista argentina Lucrecia Martel o nelle sezioni parallele. L’appuntamento al Lido, che sarà inaugurato nella serata di mercoledì 28 agosto dalla “madrina” Alessandra Mastronardi, potrebbe come sempre riservare delle sorprese, nello stile di Alberto Barbera. Tra i nomi più attesi ci sono naturalmente Martin Scorsese con il film Netflix The Irishman, che non sarebbe però ancora pronto, e Woody Allen, con A Rainy Day in New York, fermo per lungo tempo a causa delle nuove polemiche negli Stati Uniti. E ancora il nuovo film di Roman Polanski, L'Ufficiale e la Spia [+leggi anche:
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, sull’affaire Dreyfus, e Ad Astra di James Gray con Brad Pitt.

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I maestri italiani, come Nanni Moretti o Gianni Amelio, sono tutti al lavoro sui loro film al momento, il solo nome dato per certo è Mario Martone (che è già stato in Concorso a Venezia per cinque volte) con Il Sindaco Del Rione Sanità [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
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. Mentre è in forse Giorgio Diritti con Volevo nascondermi [+leggi anche:
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, sono quasi scontati l’atteso Martin Eden [+leggi anche:
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di Pietro Marcello e, in sezioni non ufficiali come le Giornate degli Autori, Mio fratello rincorre i dinosauri [+leggi anche:
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di Stefano Cipani e 5 è il numero perfetto [+leggi anche:
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, che Igort ha tratto dalla sua stessa graphic novel. Buone chances nella sezione Orizzonti le avrebbe l’opera prima Sole [+leggi anche:
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di Carlo Sironi, coproduzione con la Polonia. Per le serie tv, potrebbe comparire sul Lido la nuova stagione di The Young PopeThe New Pope [+leggi anche:
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 di Paolo Sorrentino e Zero Zero Zero di Stefano Sollima, tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano.

Tornando ai titoli internazionali, Netflix potrebbe portare sul Lido anche il nuovo film di Noah Baumbach, ancora senza titolo, con Scarlett Johansson e Adam Driver; Il Due Papi [+leggi anche:
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intervista: Fernando Meirelles
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 di Fernando Meirelles con Jonathan Pryce nel ruolo di Bergoglio e Anthony Hopkins in quello di Ratzinger; David Michôd con The King [+leggi anche:
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; Steven Soderbergh con The Laundromat, sui Panama Papers, con Meryl Streep e Gary Oldman. Possibile e auspicabile anche la presenza di Ema di Pablo Larraín, con Gael García Bernal. La Mostra accoglierebbe volentieri La Vérité [+leggi anche:
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intervista: Hirokazu Kore-eda
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, il primo film girato fuori dal Giappone di Hirokazu Kore-eda (con Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke - news), Anthony Chen con A Wet Season, e ancora dal Vecchio Continente i due belgi Jessica Woodworth & Peter Brosens con The Barefoot Emperor [+leggi anche:
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; l’austriaco Ulrich Seidl con Rimini [+leggi anche:
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; About Endlessness [+leggi anche:
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del Leone d’Oro Roy Andersson. Dalla Francia, oltre ai titoli già citati in un nostro articolo precedente (Gloria Mundi [+leggi anche:
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intervista: Robert Guédiguian
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di Robert Guédiguian in pole position), dovrebbe esserci Revenir [+leggi anche:
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 di Jessica Palud in Orizzonti, Dominik Moll con Seules les bêtes [+leggi anche:
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intervista: Dominik Moll
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 e Fabienne Berthaud con Un monde plus grand [+leggi anche:
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intervista: Fabienne Berthaud
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Considerata ormai dagli americani una buona piattaforma di lancio verso l’Oscar, Venezia potrebbe ospitare anche Jojo Rabbit [+leggi anche:
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di Taika Waititi anche con Scarlett Johansson, The Woman in the Window di Joe Wright con Amy Adams, Gemini Man del due volte leone d’Oro Ang Lee, protagonista Will Smith, Doctor Sleep di Mike Flanagan, da Stephen King, con Ewan McGregor, Lucy in the Sky dello sceneggiatore di Fargo Noah Hawley, con Natalie Portman, e Knives Out di Rian Johnson. Spazio anche ai film indipendenti USA con Wendy di Benh Zeitlin e Seberg [+leggi anche:
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 di Benedict Andrews, protagonista Kristen Stewart, sulla vita di Jean Seberg. Dagli USA si ipotizzano infine i blockbuster Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e il quinto capitolo della saga Rambo: Last Blood di Adrian Grunberg.

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