28/08/2019 - Le riprese del film drammatico dell'acclamato regista nato a Bangkok sono iniziate il 19 agosto

Il premiato regista indipendente Apichatpong Weerasethakul (Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti [+leggi anche:
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scheda film], Blissfully Yours) è finalmente al lavoro sul suo ottavo lungometraggio, il primo a non essere girato in Tailandia. L’ultimo progetto di una certa importanza di cui si era occupato di recente è un segmento del film antologico distopico Ten Years Thailand, basato su una pellicola simile incentrata su Hong Kong (girata nel 2015) e mostrata nell’ambito delle Proiezioni speciali del festival di Cannes dell’anno scorso. Tale film, diretto da Weerasethakul con Aditya Assarat, Wisit Sasanatieng e Chulayarnon Siriphol, offriva quattro diversi scenari ipotetici relativi a una Tailandia distopica nel 2028.

Le riprese della nuova pellicola, chiamata Memoria [+leggi anche:
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scheda film], sono iniziate il 19 agosto e proseguiranno per altri due mesi a Pijao, un villaggio montano, così come nei dintorni di Bogotà, la capitale della Colombia. Galeotta per l’idea di base della sceneggiatura, nata esclusivamente dalla penna del regista stesso, è stata una vacanza che Weerasethakul ha trascorso in Colombia, durante la quale è rimasto particolarmente impressionato dalla bellezza naturale del luogo, in contrasto con il suo violento e turbolento passato. Più nello specifico, il soggiorno dell’autore nel paese è durato tre mesi, durate i quali lo ha particolarmente colpito un progetto centenario di costruzione di una galleria attraverso le Ande, un progetto che giocherà un ruolo chiave nella trama.

La storia di Memoria è incentrata sul personaggio di una coltivatrice di orchidee scozzese (Tilda Switon), che sta facendo visita a sua sorella malata a Bogotà. Mentre si trova lì, fa amicizia con un’archeologa francese (Jeanne Balibar), che ha il compito di supervisionare i lavori di costruzione della galleria, e con un giovane musicista (Elkin Diaz). A causa dei rumori dei lavori, d’intensità crescente, la donna non riesce a dormire. Insieme a Swinton, Balibar e Diaz, il regista e attore messicano Daniel Gimenez Cacho (Chicuarotes, Zama [+leggi anche:
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intervista: Lucrecia Martel
scheda film]) e la star della televisione colombiana Juan Pablo Urrego sono stati confermati come membri del cast principale. Inoltre, la fotografia del film è affidata a Sayombhu Mukdeeprom (Suspiria [+leggi anche:
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scheda film], Le mille e una notte - Volume 1 [+leggi anche:
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intervista: Miguel Gomes
scheda film]), la cui ultima collaborazione con il regista risale al 2010 per il film Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti.

Parlando delle location prima dell’inizio delle riprese, il regista ha affermato: “C’è qualcosa che mi ha attirato qui. Non so dirvi cosa. È come se ci fosse stato un terremoto dentro di me, è come se mi avesse guidato una silenziosa follia. Sono convinto che non appena avrò dato via alle riprese potrò riposare meglio la notte”.

A occuparsi della produzione del film sono la società di Weerasethakul Kick the Machine (Tailandia), Burning Blue (Colombia), Illuminations Films (Regno Unito), Anna Sanders Films (Francia), Match Factory Productions (Germania) e Piano Producciones (Messico). Inoltre, sono intervenute a dare a man forte a queste anche la Xstream Pictures (Cina) di Jia Zhangke, la Beijing Contemporary Art Foundation (Cina) e la Bord Cadre Films (Svizzera). Non è ancora stata confermata la data ufficiale di uscita del film nelle sale.

(Tradotto dall'inglese da Emanuele Tranchetti)