I risultati di 10 anni di cinema
Tutto bene per il cinema spagnolo. Lo afferma uno studio elaborato dall'Istituto di Cinematografia e Arte Audiovisiva (ICAA), cha ha analizzato il periodo compreso tra il 1992-2002. I risultati hanno portato alla luce una proporzione in crescendo per la produzione nazionale rispetto a quella statunitense, spina nel fianco per molte cinematografie europee, sottolineando un aumento annuale degli spettatori per i film spagnoli con una media di crescita del 2,27 per cento, mentre la produzione straniera segna una media dell'1,57 per cento.
Oltre 20 le pellicole spagnole che nell'arco del decennio esaminato hanno superato il milione di spettatori, arrivando ad un totale di 53 milioni per il periodo compreso tra il 1993 e il 2001. Si alza straordinariamente anche la quota di mercato con una media del 12,2 per cento, e con punte del 33,2 per cento nel 1999 e del 31.5 per cento nel 2001.
Un miglioramento che si ripercuote positivamente in molti altri ambiti dell'industria del cinema in Spagna. A partire dallo stesso ICAA che ha raddoppiato i propri finanziamenti, passando dai 14 milioni di euro del 1992 ai 31 milioni del 2002; per non parlare della produzione nazionale che ha considerevolmente incrementato il numero dei film realizzati, segnando un aumento del 33 per cento.
Raddoppiano anche i costi di produzione, che passano da una media di 967mila euro a pellicola nel 1992 agli oltre 2 milioni del 2002, ma aumentano le società che producono almeno un film all'anno: dalle 74 del periodo 1996-2000 alle 108 nel biennio 2000-2002.
Ci sono ottimi risultati anche per l'esercizio, che passa dai 1793 schermi del 1993 agli oltre 4000 del 2002: un incremento del 125.5 per cento in soli dieci anni.
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