A Milano torna il Filmmaker Festival
- La rassegna (15-24 novembre) apre con Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog e chiude con Vitalina Varela di Pedro Costa
Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin [+leggi anche:
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scheda film], il nuovo documentario di Werner Herzog, apre il 15 novembre l'edizione 2019 di Filmmaker Festival, in programma fino al 24 novembre a Milano (Arcobaleno Film Center, Cinema Beltrade, FilmTv Lab) con un totale di 99 titoli, di cui 31 in anteprima assoluta, 3 in anteprima europea e 26 in anteprima italiana. La chiusura è affidata a Vitalina Varela [+leggi anche:
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scheda film] del portoghese Pedro Costa, Pardo d’oro a Locarno 2019, dove ha vinto anche il premio per la migliore attrice.
Il Concorso internazionale propone quest’anno 9 film. La francese Marie Losier torna a Milano con Felix in Wonderland, nuovo capitolo nella sua collezione di eccentrici ritratti d’artista, stavolta dedicato all’universo musicale di Felix Kubin. Segue l’argentino Parsi, co-firmato da Eduardo Williams e dal poeta Mariano Blatt, mentre Zeus Machine. L’invincibile, in prima mondiale è targato Zapruder filmmakersgroup, una delle realtà più originali della scena italiana. E ancora Present. Perfect di Zhu Shengze (Tiger Award all’ultimo Festival di Rotterdam); Piuccheperfetto di Riccardo Giacconi; On va tout péter [+leggi anche:
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scheda film], con cui Lech Kowalski prende parte alle agitazioni operaie di una fabbrica francese minacciata di chiusura; Bitter Bread di Abbas Fahdel; Un film dramatique [+leggi anche:
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scheda film] di Eric Baudelaire; Nel mondo di Danilo Monte.
Cinque (più una ancora da svelare) le proposte Fuori Concorso di questa edizione: Varda par Agnès [+leggi anche:
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intervista: Agnès Varda
scheda film], il film-testamento di Agnès Varda; A Dog Called Money [+leggi anche:
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scheda film] di Seamus Murphy; La strada per le montagne [+leggi anche:
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intervista: Micol Roubini
scheda film], di Micol Roubini; The Sky Over Kibera, nuovo progetto cinematografico di Marco Martinelli e del Teatro delle Albe; Tutto l’oro che c’è [+leggi anche:
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scheda film] di Andrea Caccia. Dopo la presentazione nel 2017 dei Six Portraits XL, Filmmaker continua a posare il suo sguardo sull’opera di Alain Cavalier, proponendo tre film scelti dallo stesso autore, che sarà presente alle proiezioni: il nuovo Etre vivant et le savoir [+leggi anche:
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scheda film]; La Rencontre (1996), Irène [+leggi anche:
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scheda film] (2009) e Martin et Léa (1979).
Dopo una prima edizione pilota nel 2015 e tre edizioni di grande successo, si rinnova l’appuntamento con i Milano Industry Days (19 - 20 - 21 novembre), in cui sono presentati i film italiani finalisti del bando L’Atelier MFN, il primo fondo di sostegno a lungometraggi in post produzione, e il nuovo format In Progress LAB. Tra i film iscritti alla call, fiction e documentari, provenienti da tutta Italia, Milano Film Network ha selezionato i seguenti lungometraggi italiani in post produzione finalisti di Atelier MFN 2019: Divinazioni [+leggi anche:
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scheda film] di Leandro Picarella; Europa [+leggi anche:
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scheda film] di Haider Rashid; Spaccapietre di Gianluca e Massimiliano De Serio; This is an Italian Warship di Valentina Pellitteri; Caveman [+leggi anche:
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intervista: Tommaso Landucci
scheda film] di Tommaso Landucci.
In Progress LAB, infine, è una serie di incontri organizzati da MFN-Milano Film Network in collaborazione con Filmmaker Festival e Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti”, indirizzati a un pubblico di studenti di cinema, giovani autori, produttori e professionisti dell’audiovisivo. I partecipanti incontreranno Paolo Moretti, delegato generale della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes; Abbas Fahdel, regista di Homeland e Bitter Bread; Eddie Bertozzi, programmer e buyer.