Bordeaux, capitale delle donne
- Dal 22 al 28 settembre nella città francese un festival internazionale sul cinema al femminile. Molta Europa in concorso per l'Onda d'Oro e nelle varie sezioni della rassegna
Il 22 settembre si apre la 5a edizione del Festival Internazionale del cinema femminile di Bordeaux. Fino al 28 settembre la manifestazione proporrà le tradizionali competizioni di lunghi e cortometraggi che concorreranno per l'Onda d'Oro, proiezioni speciali, conferenze, tavole rotonde e una rassegna consacrata alla Gran Bretagna al femminile.
Con Gurinder Chadha (Sognando Beckham [+leggi anche:
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scheda film]), Lone Scherfig (Italiano per principianti), Solveig Anspach (Haut les coeurs) o Lynne Ramsay (Ratcatcher), il festival di Bordeaux si è guadagnato in pochi anni la reputazione di scopritore di talenti femminili europei e l'edizione 2003 non farà eccezione proponendo una competizione di otto lungometraggi, con cinque film del Vecchio Continente. La giuria, che ha in forza anche Catherine Breillat, dovrà scegliere il migliore: Twinni dell'austriaca Ulrike Schweiger, Calendar girls del britannico Nigel Cole, Slepa Pega della slovena Hanna Slak, la coproduzione greco-tedesca Hard Goodbyes: my father scritta e diretta da Penny Panayotopoulou e Wilbur wants to kill himself [+leggi anche:
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scheda film] della danese Lone Scherfig.
Il festival proporrà inoltre una sezione internazionale, "Découvertes", che proietterà Au commencement était le regard dell'austriaca Bady Minck e Des épaules solides della svizzera Ursula Meier; a queste si aggiungeranno altre sette pellicole Fuori Competizione tra cui la coproduzione tra Francia, Polonia e Germania La petite prairie aux bouleaux di Marceline Loridan-Ivens. Al programma si aggiunge una panoramica sulla produzione britannica organizzata dal British Film Council, e alcuni film firmati da Emily Young, Lynne Ramsay et Sally Potter.
Per la parte dedicata agli incontri sono previste alcune conferenze come "Il cortometraggio: economia fragile", "Possibili congiunzioni tra il cinema argentino e il digitale" e "tecniche di trucco al cinema".
(Tradotto dal francese)
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