Recensione: Muscle
di Kaleem Aftab
- Questo divertente thriller psicologico britannico di Gerard Johnson è molto più di un semplice film sul culturismo
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intervista: Gerard Johnson
scheda film] è un po' come andare in palestra. Di primo acchito può sembrare un gran calvario, e c'è molto sangue, sudore e lacrime, ma se riesci ad arrivare fino alla fine, puoi trarne un sacco di soddisfazioni. In Fight Club, c'è una meravigliosa frase metaforica sugli uomini che cercano di risolvere una crisi personale diventando più forti e più macho: "L’auto-miglioramento è masturbazione”. Il film di Gerard Johnson prende questa frase quasi alla lettera. I giurati avranno difficoltà a trovare un film più deliziosamente assurdo in competizione al Tallinn Black Nights Film Festival in corso.
Filmato in bianco e nero (perché no?) da Stuart Bentley, il protagonista del film è Simon Barrett (Cavan Clerkin): lavora nelle televendite e la sua compagna Sarah (Polly Maberly) finge di dormire quando lui torna a casa per non sentire la sua puzza di alcool. Tutte le riviste di lifestyle per uomini informano che mettersi in forma e avere gli addominali scolpiti è la strada per la felicità, così Simon decide di andare in palestra. La palestra in questione è piena di bei manzi, e non ci sono body o lezioni di yoga qui. Simon è una palla di grasso rispetto a questi fusti, e quindi attira l’attenzione. La vita di Simon viene sconvolta da Terry, interpretato dal sottovalutato Craig Fairbrass, attore britannico che dà sempre il suo meglio quando si tratta del mercato interno, ma è solitamente trattato con sufficienza da chi ha gusti più esigenti.
Terry fa a Simon un discorso di incoraggiamento per migliorare il suo destino. Gli dice che addestrerà Simon nella maniera giusta in modo che possa raggiungere il suo massimo potenziale, e che sarà il suo personal trainer. Quando la storia prende una delle sue tante svolte inaspettate, appare chiaro che il massimo potenziale di Simon, così come lo intende Terry, sia diventare un “muscle Mary” più che uomo muscoloso. Ma prima di arrivare lì, Simon inizia a rimettersi in forma e la sua vita migliora a tal punto da diventare il miglior venditore al lavoro. Clerkin fa come Robert De Niro e si trasforma davanti ai nostri occhi sullo schermo, ma in modo credibile, non eccessivo. Il film conserva in qualche modo un elemento di realismo sociale, anche quando la storia inizia a raggiungere livelli estremi. Ed è una bella impresa.
Questo momento di grazia ha un brusco arresto quando Terry incoraggia Simon a usare gli steroidi per ingrossarsi più velocemente. Lo trasforma in un mostro furioso, e molto presto perde il lavoro e la sua ragazza. Il declino nella vita di Simon riecheggia i temi dell'acclamato dramma poliziesco del 2014 diretto da Johnson, Hyena [+leggi anche:
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intervista: Gerard Johnson
scheda film]. È un'altra storia che invita a fare attenzione alle persone di cui ci fidiamo. Terry sembra sincero, ma ben presto si trasforma in uno stalker intenzionato a condividere esperienze sessuali. Si introduce nella casa di Simon e invita mezza città per orge a base di cocaina. Nel film accadono così tante cose che i vicini non hanno nemmeno il tempo di scostare le tende per spiare. Johnson, che è anche sceneggiatore, si crogiola nell'assurdo, e i risultati sono divertenti, anche se a volte lo script è simpaticamente ridicolo.
Questo è un film sulla mascolinità tossica e sull’impatto tragico che può avere sugli uomini. E proprio come l'allenamento in palestra, non è per tutti, ma quelli che lo praticano con convinzione lo troveranno ultra soddisfacente.
Muscle è prodotto dalla britannica Stigma Films, Hook Pictures e la francese Logical Pictures. La britannica WestEnd Films si occupa delle vendite internazionali.
(Tradotto dall'inglese)
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