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ISTITUZIONI Francia

La Cinémathèque al via

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"Oggi si apre una nuova pagina di storia per la Cinémathèque". Con queste parole il ministro della Cultura Jean-Jacques Aillagon ha espresso ieri sera la propria soddisfazione davanti ai risultati ottenuti dall'assemblea generale della Cinémathèque française che con un 93 per cento, ha votato in favore della riforma del suo statuto. Un sollievo dopo molti anni di crisi.

Rimandata a giugno scorso per questioni di quorum, la riforma dello statuto della Cineteca ha condotto all'adesione di 250 membri dell'Assemblea su una totale di 269. Via libera per il direttore Serge Toubiana per ristabilire l'equilibrio finanziario precario dell'istituzione e di preparazione al trasferimento in Rue de Bercy, annunciato per la primavera 2005, che precederà quello della Biblioteca del film.
Sul piano delle strutture, il Consiglio di Amministrazione passa da 18 a 21 membri (di cui tre personalità nominate dallo Stato) con un mandato che passa da 3 a 6 anni, per assicurare una maggior stabilità dell'equipe dirigente. Il Consiglio di Amministrazione si riunirà rapidamente per eleggere l'ufficio e il nuovo presidente della Cinémathèque française, un ruolo per il quale il regista-produttore Claude Berri sembra essere il favorito.
Da parte sua Jean-Jacques Aillagon si è dichiarato felice della chiarificazione dei rapporti della Cineteca con lo Stato ( CNC - Centre National de la Cinématographie), suo principale finanziatore, e ha confermato "l'impegno personale e dello Stato sul grande progetto culturale in favore del patrimonio cinematografico".

(Tradotto dal francese)

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