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FILM / RECENSIONI Estonia

Recensione: Truth and Justice

di 

- Nel suo film pre-selezionato agli Oscar, Tanel Toom guarda all'opera di Anton Hansen Tammsaare, considerata una delle più importanti della letteratura estone

Recensione: Truth and Justice

Sebbene il titolo Truth and Justice [+leggi anche:
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sembri uscito da un dramma giudiziario televisivo, la verità è che proviene dallo stesso Tammsaare, una delle più grandi figure letterarie dell'Estonia, dove il film è già diventato un grande successo. Un successo tale che, come già riportato da Cineuropa (leggi la news), il film ha superato Avatar di James Cameron dopo appena quattro settimane nelle sale. Basterebbe questo per fare del suo regista esordiente un autore da tenere d’occhio, se non fosse che Tanel Toom era già stato nominato all'Oscar per il miglior cortometraggio. Ma nonostante un'accoglienza così calorosa, è innegabile che il regista abbia realizzato un film piuttosto obsoleto, il che ha un senso. Basato su un romanzo il cui messaggio è impresso nell'immaginario collettivo, ci troviamo di fronte al tipo di fenomeno locale che difficilmente può essere tradotto in un altro paese. Qualcosa di simile a ciò che succede in Finlandia con qualsiasi cosa legata al Milite Ignoto.

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Questo non vuol dire che il film manchi di ambizione, giacché Toom si impegna a raccontare una storia che si spalma su alcuni decenni, ma che talvolta risulta quasi claustrofobica – con due proprietari terrieri rivali che si combattono da anni, a partire dal 1872, sfinendo tutti coloro che li circondano. Ma ciò che inizialmente sembra una situazione piuttosto in bianco e nero, dove il bugiardo Pearu (Priit Võigemast) inganna l'affabile Andres (Priit Loog), non è poi così semplice. Andres è uno di quei sognatori che vedono opportunità dove gli altri vedono solo fango e miseria, il tipo di figura che rifiuta di rinunciare al suo obiettivo prefissato, indipendentemente dal costo di tale incrollabile determinazione. Pearu, nel frattempo, si presenta sempre più come una specie di demone, mandato appositamente per mettere alla prova la fede e le credenze di Andres. "Dove ti sta portando la tua verità e giustizia?", chiede la moglie di Andres, esasperata dalla disputa e da ciò che sta procurando alla sua famiglia. Anche se probabilmente sa che le cose sono già andate troppo oltre per tornare indietro.

E così passa il tempo, affrontando problemi sia grandi che piccoli, come una mucca che rimane bloccata o una persona cara che muore, dispute fra ubriachi e visite ai tribunali locali. "Soffrite con allegria, dato che non c'è amore senza dolore", dice un personaggio, e potrebbe anche riassumere l'intero film, visto che tutti hanno i loro problemi. Gli attori pronunciano i dialoghi in modo così solenne, accompagnati da una musica altrettanto solenne, come se tutti temessero di mancare di rispetto all’acclamato romanzo originale, anche con il minimo gesto. In verità, Truth and Justice ci mostra ancora una volta che l'adattamento di un romanzo di una certa importanza – come dimostrato dal recente The Painted Bird [+leggi anche:
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– non è esattamente un compito facile. Alla fine, Toom offre un dramma ben eseguito su un uomo divorato dai suoi stessi sogni, ma che non sorprende affatto.

Proiettato di recente nel Concorso Film baltici del Black Nights Film Festival di Tallinn, Truth and Justice è prodotto da Ivo Felt di Allfilm, coprodotto da Armin Karu e Madis Tüür, e supportato da Estonian Film Institute.

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(Tradotto dall'inglese)

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