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PRODUZIONE Francia

Canal +, preparativi e negoziazioni

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L’anno fatidico si avvicina a grandi passi. In vista della prossima scadenza (fine 2004) degli attuali accordi che legano il canale satellitare Canal + al cinema francese, sono cominciate le grandi manovre per la ri-negoziazione. Momento cruciale per l’industria cinematografica d’oltralpe molto legata a questo finanziatore audiovisivo. Nel 2002 il canale televisivo ha infatti investito 302,53 milioni di euro nell’acquisto di 435 film, di cui 182,438 milioni per dei film europei e 136,018 per delle opere francesi.

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Il primo round si è concluso lo scorso 19 settembre con il rifiuto dei produttori francesi di accettare una seconda diffusione dei propri film su Canal+. In effetti il canale ha diritto di trasmettere un film acquistato un anno dopo la presentazione nelle sale e per 28 volte, ma deve d’altra parte investire il 9 per cento del proprio fatturato in opere francesi. A tal proposito Canal + reclamava dal luglio scorso 28 ulteriori diffusioni prima della fine del secondo anno dell’uscita del film in sala. Nonostante le lunghe discussioni non è stato ancora trovato un terreno d’intesa. Il Syndicat des Producteurs Indépendants e l’ARP (Autori-Registi-Produttori) auspicano in cambio di un minimo garantito di acquisizioni annuali di film; il Sindacato dei produttori ed esportatori di film francesi (CSPEFF) vuole invece approfondire il dibattito mentre l’UPF (Unione dei produttori di film) e l’API (Associazione dei Produttori Indipendenti) hanno rifiutato categoricamente, preferendo includere questo punto nelle negoziazioni globali del rinnovo dell’accordo Canal+/Cinema francese.
Per quanto riguarda il proprio bilancio, il canale televisivo presenta dei segnali incoraggianti poiché per la prima volta dal 1996 il fatturato è in salita e la casa madre Vivendi Universal ha deciso di aggiungere nel gruppo Canal+ nei prossimi 9 mesi, 3 miliardi di euro. Ma c’è ancora un piccolo neo, poiché il Consiglio superiore dell’Audiovisivo (CSA) ha stimato che se il canale ha rispettato gli impegni globali per quanto riguarda il cinema con l’80 per cento dei propri investimenti assegnati ai produttori indipendenti, ha invece speso solamente 60,954 milioni di euro nella pre-acquisizione di film con budget inferiore a 5.3 milioni di euro, come vuole la clausola della diversità, mentre il canale sostiene aver investito 69,037 milioni di euro.

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(Tradotto dal francese)

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