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FILM / RECENSIONI Francia / Belgio

Recensione: Forte

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- Divertente e ben diretto, il film di Katia Lewkowicz, che doveva essere la grande commedia francese della primavera, è ora disponibile su Amazon Prime Francia

Recensione: Forte
Melha Bedia e Valérie Lemercier in Forte

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doveva essere la grande commedia francese della primavera, ma la sua uscita programmata su più di 300 schermi in tutto il paese dal 18 marzo è stata annullata a causa delle circostanze straordinarie legate al Covid-19. L'improvvisa chiusura dei cinema ha così lasciato ai produttori poca scelta: Nicolas Duval (Quad Production), in associazione con il distributore UGC e l'agente di vendita TF1 Studio, hanno alla fine optato per un rilascio esclusivo su Amazon Prime Video. Una prima volta in Francia, un caso eccezionale per circostanze eccezionali (leggi la news). Dalla sua selezione al Festival internazionale della commedia di L'Alpe d'Huez a gennaio, Forte ha goduto di una solida campagna promozionale per diverse settimane, alimentando ampiamente le aspettative del pubblico fino ad oggi. Abbastanza per attirare in massa gli internauti sulla piattaforma.

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La sua regista, Katia Lewkowicz, è un’habituée del cinema popolare e dei grandi nomi del grande schermo francese. Questa attrice franco-israeliana (apparsa in Prête-moi ta main [+leggi anche:
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di Éric Lartigau, Secret défense [+leggi anche:
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di Philippe Haïm e nel film a sketch Les Infidèles [+leggi anche:
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) è passata alla regia nel 2011 con Pourquoi tu pleures? [+leggi anche:
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intervista: Katia Lewkowicz
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schierando un bel duo di star: Benjamin Biolay ed Emmanuelle Devos. Due anni dopo, Lewkowicz replica con Marina Foïs, Noémie Lvovsky e Laura Smet in Tiens-toi droite [+leggi anche:
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che illustra il senso di colpa che alcune donne si infliggono quotidianamente. Anche se questa commedia sociale che denuncia il sessismo comune non incontra realmente il suo pubblico, impone la voce di Katia Lewkowicz, membro del Collettivo 50/50, tra le registe francesi da seguire.

Con il suo terzo lungometraggio, Lewkowicz ribadisce la sua fascinazione per le attrici popolari (Valérie Lemercier). Ma stavolta, Forte è soprattutto un'occasione per celebrare le donne umoriste: Alison Wheeler ovviamente (Going to Brazil [+leggi anche:
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, Loue-moi, Gaston Lagaffe [+leggi anche:
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) e soprattutto Melha Bedia che, dopo aver fatto alcune apparizioni cinematografiche (Pattaya [+leggi anche:
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, Hibou [+leggi anche:
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, Bad Buzz [+leggi anche:
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), ottiene qui il suo primo ruolo importante. La stessa Bedia ha partecipato alla stesura della sceneggiatura, al fianco di Frédéric Hazan. I dialoghi rielaborati da Katia Lewkowicz e Anthony Marciano (il regista di Play [+leggi anche:
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) fanno centro e sono una delle prime attrazioni di Forte.

Nei panni di una giovane donna piuttosto rotonda, che lavora come contabile, anti-femminile per eccellenza e appassionata di calcio, Melha Bedia ritrova qui alcuni temi che ha spesso trattato nei suoi spettacoli comici: le pressioni sociali legate all’aspetto fisico, il sovrappeso, la seduzione, tutti terreni di gioco nei quali si muove con facilità. Stanca della sua eterna singletudine, Nour passa all’azione. Decide di riappropriarsi del suo corpo e di smettere di guardare agli standard che le sono imposti. Più determinata che mai, si iscrive a un corso di pole dance tenuto da una certa Sissi (Valérie Lemercier) che, all’opposto, è una incarnazione esasperata della femminilità, con i suoi capelli da principessa e le unghie lunghissime.

Divertente e ben diretto, questo valzer di archetipi portati all’estremo a volte manca di sottigliezza. Il messaggio veicolato – rivendicare la propria versione della femminilità piuttosto che una femminilità di massa imposta dalla società – rischia di cadere a vuoto. Ma il film è costantemente rianimato dalla sua meravigliosa energia: con la sua galleria di personaggi ben tratteggiati, Forte dipinge un ritratto generazionale di trentenni alla deriva che è comico e trascinante in egual misura. A forza di toccare la corda dell'autoironia (brillantemente), Melha Bedia raggiunge lo spettatore e svolge un ruolo importante nell’elevare questa commedia francese al di sopra della media.

Forte è stato prodotto da Quad e TF1 Studio, e co-prodotto da France 2 Cinéma, La Compagnie Cinématographique e Panache Productions (Belgio), ed è venduto all'stero da TF1 Studio.

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(Tradotto dal francese)

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