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INDUSTRIA / MERCATO Svizzera

La Svizzera mette a disposizione 280 milioni di franchi per la cultura

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- Il Consiglio federale ha reso pubbliche le misure di sostegno per quanto riguarda la cultura. Alcune misure speciali anche per il cinema

La Svizzera mette a disposizione 280 milioni di franchi per la cultura

I professionisti della cultura aspettavano con ansia le decisioni del Consiglio federale, coscienti di essere, in questo momento storico di crisi dovuta alla pandemia di Coronavirus, in una situazione di estrema fragilità e precarietà. “La cultura non sarà dimenticata” assicura il Consiglio federale, come a voler rassicurare un settore che teme per il proprio futuro dopo l’annullazione di numerose manifestazioni artistiche e culturali (cinema compreso). Una prima ondata di aiuti stimata a 280 milioni di franchi è stata messa a disposizione del mondo della cultura per i prossimi due mesi: cinema, arti dello spettacolo, design, arti visive, letteratura, musica e musei. La situazione sarà rivalutata alla fine di questo periodo.

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Le misure generali, che possono essere applicate a numerose produzioni cinematografiche, comprendono innanzitutto la disoccupazione parziale per i CDD e gli impiegati che è stata estesa e le cui procedure di richiesta sono state facilitate. Questa misura si rivolge alle persone che si sono viste ridurre il tempo di lavoro a causa dell’annullazione o della posticipazione di una produzione in corso o futura. Sono eleggibili non solo gli impiegati in CDI ma anche quelli in CDD e gli stessi datori di lavoro (cifra forfetaria di 3'320 franchi per un tempo pieno e indennizzata al 100%). Gli indipendenti possono invece accedere alle indennità di perdita di guadagno calcolate sulla base degli acconti AVS (Assicurazione vecchiaia e superstiti). Le indennità giornaliere sono plafonate a 196 franchi al giorno, cifra considerata dall’AROPA (Associazione romanda della produzione audiovisiva) come molto bassa. Molti indipendenti nel settore dell’audio video svolgono anche altri lavori salariati in parallelo alla loro attività artistica ma non avranno il diritto di cumulare le indennità.

Nel caso le imprese riscontrassero delle difficoltà finanziarie per pagare i salariati e le fatture, la Confederazione ha anche sbloccato un fondo di 20 miliardi per agevolare dei prestiti a interessi bassi (nulli fino a 500'000 CHF e del 0.5% tra i 500'000 e i 20 milioni di CHF) e per degli anticipi di liquidità. I prestiti sono sottomessi a una breve analisi della situazione finanziaria della società e plafonati al 10% della cifra d’affari. La Confederazione ha inoltre bloccato i procedimenti penali e sospeso un determinato numero di tasse, canoni e altre imposte (per esempio la TVA) per favorire le liquidità delle imprese.

Tra gli aiuti specifici alla cultura, la Confederazione ha affidato a Suisseculture Sociale la missione di attribuire degli aiuti d’urgenza per gli artisti e gli attori-trici culturali in difficoltà. Dei prestiti complementari sono previsti nell’ambito culturale fino a 30% della cifra d’affari. Tra le misure previste, i pregiudizi finanziari subiti a causa dell’annullazione di un festival o dell’arresto di una produzione per esempio, saranno indennizzati fino all’80% del pregiudizio. Ogni cantone deciderà della messa in atto di questi aiuti. L’OFC (Ufficio federale della cultura), la SSR e le fondazioni regionali (Cinéforom, ZFS, ecc.) si sono inoltre accordati per un finanziamento complementare dei progetti modificati a causa della pandemia. La SSA e Suissimage cercano delle soluzioni complementari per sbloccare dei fondi che inglobino le perdite non coperte dalle misure messe già in atto.

Per quanto riguarda le sale cinematografiche, Edna Epelbaum presidente dell’Associazione Svizzera dei Cinema (ASC) afferma che le perdite possono essere stimate a 60 milioni per quanto riguarda il periodo da marzo a fine maggio. I distributori e i gestori propongono la messa a disposizione online dei film. Il distributore indipendente losannese Outside the Box continua a fare uscire i suoi film ogni mercoledì in versione theatrical VOD a 10 CHF a biglietto (50% va al distributore e 50% alla sala cinematografica scelta da colui che ha acquistato il biglietto). Per il futuro si sta pensando a delle uscite miste: in sala e in VOD.

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