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VISIONS DU RÉEL 2020 Visions du Réel Industry

REPORT: Pitching du Réel @ Visions du Réel 2020

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- I profili dei progetti europei vincitori della sezione Pitching du Réel di Visions du Réel

REPORT: Pitching du Réel @ Visions du Réel 2020

Di seguito, i profili dei progetti europei vincitori della sezione Pitching du Réel del recente festival cinematografico Visions du Réel (17 aprile-2 maggio 2020). Puoi leggere la news sui vincitori qui.

Paradise di Alexander Abaturov

Premio The Party Film Sales

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- Alexander Abaturov (Francia/Russia)
Il secondo lungometraggio documentario di Alexander Abaturov, regista del film selezionato al Forum della Berlinale 2018 The Son [+leggi anche:
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, è ambientato nella regione siberiana meridionale dell'Altai, sede della più grande foresta boreale del mondo, conosciuta in Russia come taiga. Questo è uno dei luoghi in cui gli incendi della scorsa estate hanno consumato vaste aree forestali, in gran parte a causa della legge del 2015 in base alla quale le autorità non sono più tenute a spegnere un incendio se i costi di estinzione sono più elevati dei danni materiali causati dal fuoco. Qui troviamo l'undicenne Aliona e la sua famiglia, e la storia delle minacce ambientali e sistemiche è raccontata dal suo punto di vista. La produttrice di The Son Rebecca Houzel lavora nuovamente con Abaturov attraverso Petit à Petit Production, con sede a Parigi.

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Young and Afraid di Petter Aaberg e Sverre Kvamme

Premio RTS

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- Petter Aaberg, Sverre Kvamme (Norvegia)
Questo documentario autobiografico non ortodosso dei due giovani cineasti norvegesi Petter Aaberg e Sverre Kvamme inizia nel 2017, quando Petter era sul punto di suicidarsi. Petter e Sverre vagano per le strade di Oslo, con la telecamera in mano, e scoprono altri personaggi che hanno condiviso o condividono esperienze di insicurezza e caos. Di fronte ad attacchi di panico, overdose e storie di tentativi di suicidio, la fragile psiche di Petter viene ulteriormente destabilizzata e il suo rapporto con Sverre viene messo alla prova. Il progetto è prodotto da Carsten Aanonsen e Even Benestad per la Indie Film di Oslo.

Machtat di Sonia Ben Slama

Premio MFI SCRIPT2FILM Workshops Project Development

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- Sonia Ben Slama (Francia/Libano)
Nel suo secondo lungometraggio documentario, la sceneggiatrice e regista Sonia Ben Slama (Maktoub) segue le vite di tre donne nella cittadina di Bir Beranek a Mahdia, in Tunisia. Fatma e le sue due figlie, Najeh e Waffeh, lavorano nei campi durante la stagione invernale e in estate diventano machtat o musiciste tradizionali di matrimoni. Passano da un matrimonio all'altro, celebrando e benedicendo le nozze delle giovani donne, guidandole e preparandole per la loro nuova vita coniugale. Il progetto è coprodotto da Cécile Lestrade ed Elise Hug per la società francese Alter Ego Production, e da Tania El Khoury per la libanese Khamsin Films.

The Mission di Tania Moilanen

Premio DOK Leipzig Talent Development

The Mission - Tania Moilanen (Finlandia)
Il primo documentario della regista Tania Moilanen è una storia intima che rivela la vita interiore di quattro giovani missionari mormoni che viaggiano dall'altra parte del mondo nel tentativo di convertire alcune delle persone più atee, private e scettiche d'Europa: i finlandesi. Moilanen ha una storia personale con questa comunità, poiché suo padre è cresciuto in una famiglia mormone, e afferma che il suo obiettivo è "entrare in contatto con l'adolescente ingenuo, vulnerabile e coraggioso che si cela dietro l'apparato religioso". Il progetto è prodotto da Isabella Karhu e Juho-Pekka Tanskanen per Danish Bear Productions, con sede a Helsinki.

A Little Love Package di Gastón Solnicki

Premio Thessaloniki Documentary Festival

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intervista: Gastón Solnicki, Angeliki …
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- Gastón Solnicki (Austria/Argentina)
Il quinto lungometraggio del regista argentino Gastón Solnicki è ambientato a Vienna, proprio come il suo film precedente, il titolo di Venezia 2018 Introduzione all'oscuro [+leggi anche:
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intervista: Gastón Solnicki
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. Solnicki lavora senza una sceneggiatura e la brevissima sinossi recita: "Nel contesto della fine di un'era, una donna sulla quarantina arriva a Vienna e ha un forte impatto sulla vita amorosa di alcune giovani donne". La nota del regista rivela che si tratterà di una sorta di ibrido docu-fiction, in linea con la singolare e specifica forma di espressione artistica di Solnicki. Paolo Calamita produce per la compagnia viennese Little Magnet Films, e la compagnia argentina a bordo è Filmy Wiktora.

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(Tradotto dall'inglese)

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