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FILM / RECENSIONI Francia

Recensione: Éléonore

di 

- Per la prima volta protagonista di un film, Nora Hamzawi non perde l'occasione di mostrare il suo stile unico in una stravagante commedia sociologica diretta da suo fratello Amro

Recensione: Éléonore
Nora Hamzawi e Jean-Luc Vincent in Éléonore

"Ma cos'è questo vestito? Sei ridicola!", "Se avessi talento, si sarebbe saputo", devi "reagire e comportarti come un’adulta, altrimenti vai in manicomio", "hai un talento naturale per sabotarti", "devi fartene una ragione e trasformati in una donna". A 34 anni, la protagonista del primo lungometraggio eponimo di Amro Hamzawi, Éléonore [+leggi anche:
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, uscito nelle sale francesi il 23 settembre e distribuito da ARP Sélection, è sotto pressione.

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Senza lavoro né fidanzato serio, e il suo sogno di diventare una scrittrice distrutto dal rifiuto di tutti gli editori del suo primo romanzo di 700 pagine, è messa con le spalle al muro dalla sua famiglia: ora deve adattarsi alla società. Un personaggio forte, interpretato voracemente da Nora Hamzawi (sorella del regista e comico famoso, già notata in ruoli secondari al cinema, in particolare nei film Il gioco delle coppie [+leggi anche:
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) in una commedia agrodolce e un po’ pazza sulla normalità, la razionalità, la complessa ricerca della felicità, il peso della famiglia e delle convenzioni, la solitudine e l'accettazione di sé.

"Siamo la tua famiglia, ti vogliamo bene e vogliamo il tuo bene". Appena licenziata da un lavoro al McDonalds e con i postumi di una notte d’amore ad alto tasso alcolico, Éléonore viene portata dalla psicologa da sua madre (Dominique Reymond) e sorella (Julia Faure). La giovane trentenne parigina stufa di "sentirsi sempre in colpa e di non sentirsi mai all’altezza", accetta il contatto della madre: un colloquio per un lavoro di assistente in una casa editrice. Il capo Harold Graziani (André Marcon) assume finalmente Éléonore ("mi hanno rifilato un’assistente, un vero caso umano") presso le Edizioni Afrodite, specializzate nella letteratura erotica (il motto è "dare al corpo ai prestigi dello spirito").

Nel frattempo, la mamma e la sorella fanno di tutto per spingere Eleonora tra le braccia di Lucas (Arthur Igual), una brava persona secondo loro che concepiscono l’amore come un investimento ("ha creato una start-up di ristorazione a domicilio ed è proprietario di un appartamento nel nono arrondissement") e la vita in generale come un insieme di tattiche. Ma evidentemente, per Éléonore, imbranata di buona volontà, sensibile e idealista, tutti quei cambiamenti non saranno facili…

Navigando al confine tra commedia divertente quasi cartoonesca e film sociologico (le relazioni di dominio e d’influenza nelle sfere familiari e professionali, le zone d’incomprensione tra uomini e donne, la ricerca del proprio posto in un mondo urbano poco tenero con i sognatori, ecc.) nella scia del suo accattivante personaggio principale, Éléonore si rivela un trampolino di lancio ideale per Nora Hamzawi che s’impossessa del film con un carisma naturale e un senso sviluppato dell’autoironia, che troveranno senza dubbio molte altre aree di espressione nel cinema francese negli anni a venire.

Prodotto da Ecce Films, Éléonore è venduto nel mondo da Le Pacte.

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(Tradotto dal francese da Léa Dominici)

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